CCMotorday Venezia contribuisce al progresso con cuore e solidarietà
Marco Milan, responsabile CCMotorday sezione di Venezia: “Siamo oggi alla Torre della ricerca. Abbiamo voluto continuare a contribuire nel nostro piccolo nel donare uno strumento. In particolare una videocamera che è stata applicata a uno strumento di ricerca.
Questa cosa è stata possibile grazie a un evento organizzato nel mese di agosto, al quale hanno partecipato soci del nostro Club e della nostra associazione, con priorità appartenenti all’arma dei carabinieri, ma anche altre forze dell’ordine e simpatizzanti provenienti da tutta Italia. Un bell’evento. un momento di aggregazione che grazie a questo momento siamo riusciti a fare questo acquisto e tornare ancora una volta oggi, prima di Natale, a donare un altro strumento.
Queste donazioni ripagano tutto l’impegno che io nel tempo dedico a questa associazione, dedico alle persone. Io sono molto orgoglioso di questa cosa. Sono stato qui anche per la staffetta fatta dall’Arma dei Carabinieri due mesi fa e andare su al quinto piano di questa torre in visita e vedere che sopra ai banchi del laboratorio ci sono i nostri strumenti, per me è una soddisfazione impagabile”.
La chiave per comprendere e curare i tumori pediatrici
Dott. Paolo Bonvini, genetista e ricercatore dell’Istituto Ricerca Pediatrica della Città della Speranza. “La telecamera che ci è stata gentilmente donata è una telecamera che verrà installata su un microscopio invertito. Servirà per fotografare oppure anche fare dei piccoli filmati delle cellule dei tumori pediatrici, che abbiamo in laboratorio e che crescono. È uno strumento che noi consideriamo fondamentale perché tante volte l’attività che noi facciamo, farmacologica preclinica su queste cellule, ha bisogno di una fotografia immediata dell’effetto che ha. È una telecamera che serve proprio a seguire l’attività preclinica terapeutica nel nostro centro.
Io mi auguro come ricercatore anche in quest’ambito oncologico, e soprattutto oncologico pediatrico, un interesse maggiore da parte di tutti. È anche vero che in tanti anni, se non ci fossero state le associazioni benefiche come i CCMotorday di Venezia, che ci ha dato una mano anche per la stessa acquisizione di strumenti di laboratorio, tante cose non sarebbero state fatte. Oggi purtroppo noi soffriamo del fatto che siamo un po’ figli dell’Unione e questa è una ricerca, un’attività clinica un po’ figlia di un Dio minore. Qualcosa sicuramente sta cambiando, ma sicuramente quello che è cambiato negli anni è stata la sensibilità di tanta gente che ha capito che queste malattie vanno prima di tutto capite per poi essere curate”.
La solidarietà che fa la differenza
Stefano Lupi, Amministratore Delegato dell’Istituto Pediatrico della Città della Speranza. “Un momento bellissimo che si ripete ancora una volta grazie alla vicinanza di questi amici che sono tutti appassionati motociclisti. Sono tutti appartenenti alle Forze dell’Ordine e in particolar modo all’Arma dei Carabinieri. Grazie quindi alla vicinanza di cittadini che sentono forte il bisogno di poter aiutare chi è stato meno fortunato di loro”.
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