Sono già arrivati e altri sono attesi in queste ore nella regione. Centinaia di ucraini. Chi con la propria auto, chi si è fatto venire a prendere da amici o parenti, chi si è organizzato in piccoli gruppi. Il prefetto di Venezia Vittorio Zappalorto sta aggiornando i dati della diaspora. Ha spiegato che potrà contare solo su sostegni e aiuti nel territorio sfumando i toni drammatici. Mentre non sono mancate fiaccolate e manifestazioni degli ucraini già presenti nel territorio. Si è già mobilitata la Confindustria di Padova e Treviso che ha messo a disposizione 5 immobili e altri 60 sono stati messi a disposizione nel seminario minore della diocesi padovana di Rubano del Vescovo.
L’aiuto di Venezia per centinaia di ucraini
Nel veneziano si è avviata una raccolta di fondi viveri e beni di prima necessità, a Santa Chiara a Venezia, nella parrocchia di Sant’Antonio a Marghera e da domenica sera a Godega di Sant’Urbano. Sandro Bottega, titolare dell’azienda vinicola ospiterà cinquanta profughi dando ad ogni nucleo familiare un alloggio e studierà dei contratti di lavoro in base alla loro formazione.
La Biennale perde il padiglione russo
L’edizione 2022 della Biennale d’arte invece perde il padiglione Russo. Gli artisti, per protesta, hanno deciso di ritirarsi. ‘Non c’è posto per l’arte’ hanno dichiarato ‘quando i civili muoiono uccisi dai missili’. A Mirano intanto, durante una manifestazione, gli ucraini hanno denunciato tutta la loro rabbia.
“Io sono Mirana però abito a Mira. Ho chiesto al nostro prete di venire per ringraziare gli italiani che hanno organizzato queste manifestazioni che spero possano aiutare anche altri che ancora dormono.”