Il giorno dopo la chiusura delle Amministrative è il dato della partecipazione alle urne a far dibattere maggiormente. La media nazionale di elettori si è fermata sotto il 55% e a Milano e Torino si è presentato meno di un elettore su due. Nel Veneto è andata lievemente meglio: la media è andata oltre la soglia del 55%, ma è rimasta sotto il 56%. In Veneto trionfa il centrodestra.
In Veneto trionfa il centrodestra
L’altro elemento su cui stanno dibattendo i politologi è il deludente risultato del centrodestra nelle grandi città: Roma, Torino e Milano. Al punto che qualcuno ha chiesto a Luca Zaia, dato che nel Veneto la Lega è andata benissimo, se intende impegnarsi nella segreteria del partito. Lui ha però risposto che preferisce amministrare la Regione e che, infondo, nei due ballottaggi di Roma e Torino la Lega non c’era mai stata in passato. Riguardo alla Città Metropolitana di Venezia, invece, il centro-destra è andata benissimo.
Musile è rimasto alla lega con Silvia Susanna; a Cavarzere dopo 10 anni di centrosinistra ha vinto il centrodestra con Pierfranco Munari, idem a Fossò, dove arriva Alberto Baratto sostenuto da Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia.
Anche Fiesso d’Artico ha il sindaco di centrodestra, Marco Cominato, che succede al collega dello stesso schieramento che ha dovuto fermarsi dopo due mandati. Alla destra è rimasto anche Campolongo Maggiore, con Mattia Gastaldi. A Quarto d’Altino Claudio Grosso è stato votato da Lega, Fratelli d’Italia e civiche.
Sono andati al centrosinistra, invece, Caorle, San Michele al Tagliamento e Dolo. A Dolo, Gianluigi Naletto ha sostituito lo scomparso e molto amato Alberto Polo, mentre nei due comuni del litorale sui cui gravano accuse di infiltrazioni mafiose, il Partito democratico sostituisce il centrodestra. Vigonovo continua con il Movimento 5 stelle, mentre Chioggia con i 5 stelle volta pagina e il centrodestra fa il pieno con Mauro Armelao.