Il cambiamento climatico è una realtà che non deve essere sottovalutata. Le emissioni di gas serra stanno aumentando più rapidamente del previsto e gli effetti si stanno palesando prima di quanto si potesse supporre. L’aumento della temperatura media dei mari sta provocando fenomeni di frequenza e intensità mai visti nella storia umana e se non si corre ai ripari il riscaldamento globale avrà effetti catastrofici: come l’innalzamento del livello del mare, l’incremento delle ondate di calore e dei periodi di siccità, delle alluvioni, l’aumento per numero e intensità delle tempeste e degli uragani.
Il cambiamento climatico
Il monito viene dagli scienziati del WWF ma non tutti si rendono conto della gravità della situazione. Bisogna intervenire e ognuno nel suo piccolo può farlo. Non basta però solo acquistare un’auto elettrica o razionalizzare l’acqua, è opportuno deviare il flusso dei propri investimenti e orientarli verso quelle società che si impegnano a migliorare lo stato delle cose presenti. Solo in questo modo i mercati potranno cambiare rotta verso un’economia sana.
E’ il risparmiatore quindi che deve orientarsi verso una finanza sostenibile. In questo senso si inserisce la prima di una serie di serate informative organizzate da CentroMarca Banca Credito Cooperativo di Treviso e Venezia tenutasi mercoledì sera (12 giugno) a Palazzo dei 300 a Treviso per oltre un centinaio di Soci e Clienti presenti. Grazie all’adesione al Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea e alla consolidata partnership con Bcc Risparmio & Previdenza, Centromarca Banca ha iniziato a collaborare anche con Raiffeisen Capital Management, società austriaca di gestione del risparmio specializzata negli investimenti responsabili. Fondi sostenibili che, in linea con i principi propri del Credito Cooperativo, CMB ha inserito nel proprio catalogo prodotti.
“Crediamo fermamente a tutto ciò che direttamente o indirettamente contribuisce alla salvaguardia della salute delle persone e al bene del territorio – ha affermato il Direttore Generale Claudio Alessandrini in apertura di serata- L’ambiente e lo sviluppo sostenibile sono impegni prioritari che vogliamo assumerci per la cura del futuro. L’attività della nostra Banca è e deve essere sostenibile sia in termini economici sia in termini valoriali. Siamo una Banca di valore ma soprattutto la Banca di valori che crede nell’etica e nella qualità. L’etica è fondamentale nei rapporti umani e nei rapporti professionali; la qualità è l’unica strada per prosperare nel lungo termine” ha affermato Claudio Alessandrini.
Centromarca Banca
La serata che si è svolta a Palazzo dei 300 è stata più una lezione di fisica che un evento di orientamento finanziario. Fabio Cappa di Raiffeisen Capital Management ha illustrato i dati scientifici su quanto causato dall’innalzamento delle temperature nel nostro pianeta prospettando anche gli scenari futuri che ne deriverebbero se non si cambiassero le nostre abitudini quotidiane e quelle dei mercati che non agiscono in modo responsabile sul piano ecologico e sociale.
Le società e i Paesi su cui i fondi Raiffeisen Capital Management investono, infatti, sono soltanto quelli che soddisfano stringenti criteri di sostenibilità legati al livello di emissioni di Co2, al consumo di acqua ed energia; alle condizioni lavorative e al rispetto dei diritti dell’uomo; all’indipendenza degli organi di controllo e alle retribuzioni. Vengono esclusi invece gli investimenti in settori e società caratterizzati da sfruttamento minorile, fabbricazione e commercio di armamenti o di energia atomica, corruzione, estrazione di carbone.
La finanza sostenibile
“Investire nella finanza sostenibile significa avere un doppio rendimento – ha detto Fabio Cappa- perché gli investimenti sostenibili di norma rendono più di altri investimenti, in quanto vanno a calmierare il rischio e a migliorare il futuro delle prossime generazioni. A parità di rischio e di durata dell’investimento, è dimostrato da 15 anni che, investendo nei mercati azionari in economia sostenibile, i risultati sono mediamente superiori a quelli che si otterrebbero in mercati azionari allargati con la stessa dinamica di rischio”.