La Voce della Città Metropolitana

CGIA: stop ai ristori, adesso servono i rimborsi

CGIA di Mestre: bisogna erogare i contributi previsti dal decreto agosto alle attività ubicate nelle città d’arte, come Venezia

Si registra una situazione di agitazione generale, manifestata dalla protesta a Rialto di questa mattina, a seguito della Confcommercio tenutasi ieri, che ha riunito tutte le categorie produttive e i sindaci della città metropolitana.  Le informazioni sulla situazione sono fornite da Daniele Nicolai della Cgia di Mestre

L’intervento di Daniele Nicolai dell’Ufficio Studi Cgia

Daniele Nicolai riporta la drammaticità della situazione nella città di Venezia che, vivendo di turismo e piccole botteghe, si trova ad affrontare nuove limitazioni senza aver ricevuto i contributi decretati ad Agosto.

Le provvisioni del decreto prevedevano un rimborso minimo di mille euro per le attività commerciali, tra cui artigianato e trasporti, specifico per le città d’arte. Come ci comunica l’Ufficio Studi, il MEF  (Ministero dell’economia e finanza) non ha rispettato le tempistiche necessarie al risarcimento, poiché non sono ancora state rese disponibili le procedura di richiesta.

Il decreto rilancio di Agosto ha dato priorità alla restituzione di parte del fatturato perso, grazie agli aiuti dati dall’Unione Europea,  per ristorare costi diretti e fissi sostenuti anche in periodo di lockdown, o per chiusura a causa di contagio.

Le piccole imprese artigiane subiscono così una doppia penalizzazione nel rispettare i protocolli e subire nuovamente l’obbligo di chiusura. Daniele Nicolai sottolinea l’importanza di mettere in campo un piano di interventi veloci e calzanti, evitando il rischio di desertificazione imprenditoriale.

Il futuro del mondo artigiano

Attualmente le singole imprese si trovano in uno stato di limbo tra il rischio di chiusura e la speranza di resistere fino all’attivazione dei sostentamenti. Questa situazione dipenderà dall’andamento epidemiologico e dall’efficacia dei provvedimenti ministeriali. Vi è comunque una prospettiva di ripresa potenzialmente significativa per l’anno a venire, grazie all’estensione degli aiuti agli stati da parte dell’UE fino al 30 giugno 2021.

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