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Chiara Farruggio: “La tana di Buddy”

Il libro è ambientato nello Utah ma ce ne parla in modo più approfondito Valentina Bobbo

Siamo in collegamento con Valentina Bobbo, che ci racconta i suoi “Scrittori Ribelli”, quelli che non vengono molto considerati dalle grandi case editrici. Ribellandosi si impongono lo stesso sui social, quindi noi in qualche modo diamo loro un po’ di visione. La scrittrice di oggi è Chiara Farruggio.

Oggi di cosa parliamo Valentina?

“Oggi abbiamo una scrittrice che ha scritto un libro particolarmente interessante per chi ama il viaggio. Nel senso che, penso che tutti noi nella vita abbiamo avuto un momento in cui diciamo ‘Basta, non ne posso più. Me ne voglio andare da qualsiasi cosa. Prendo, mi faccio la valigia e me ne vado.’ Ecco questa è la storia di ‘La Tana di Buddy’, scritto da Chiara Farruggio.

È ambientato nello Utah, quindi stiamo parlando di un posto molto lontano da noi in realtà. Ma è però una storia comprensiva perché, ripeto, chiunque prima o poi ha sognato di prendere la valigia e andarsene. Questa ragazza è la protagonista, una trentenne, che un giorno decide di lasciare lavoro, famiglia e tutto e se ne va. Sul suo cammino troverà un sacco di persone interessanti e si rifugerà in questa tana di Buddy.

Buddy non è altro che una sorta di oste che accoglie le persone che on the road passano attraverso il suo locale. Quindi un diario di viaggio, una sorta di diario di viaggio, nel quale compaiono tante persone, ognuna con le sue storie, accomunate dalla voglia di ricominciare. Se possibile. E ritrovare soprattutto la strada. Quale posto migliore se non proprio la strada.”

Mi sembra di capire che è stato ambientato negli Stati Uniti, dove noi abbiamo un po’ questa visione. Delle persone che vagabondano, anche perchè le distanze sono tali che uno davvero può anche scomparire da quelle parti.

“Esatto. Non so voi ma io ho sempre avuto un po’ il mito degli Stati Uniti fin da quando ero piccola, per cui il fatto di riuscire a fare la famosa ‘Route 66′, o comunque queste lunghe strade che si perdono all’interno degli Stati Uniti, che hanno un inizio ma non si sa dove vadano a finire. Quindi anche la nostra autrice forse si è un po’ immaginata questi paesaggi e ha cercato un po’ di creare questa storia per dare un’idea di come si può ricominciare da capo in un posto completamente nuovo, completamente diverso.”

Credo che questa storia si molto simile a quella di molte persone scomparse. Ne scompaiono tantissime. Scompaiono molti ragazzi, molti minori, e questa è un’altra questione di cui non voglio parlare, una questione tristissima. Però scompaiono però anche molte persone che davvero vogliono scomparire per ricominciare un’altra vita. Quindi forse in qualche modo è una ricostruzione di quel tipo di scelta.

“Esatto, anche perché c’è chi ha coraggio ad un certo punto, e non sono molti, per fortuna anche, che decidono di andarsene. Magari cercano anche di essere lasciati in pace, cercano anche di non farsi proprio trovare. Certi invece poi tornano sulle loro tracce e prendono questo viaggio come una riscoperta di se stessi. Ci son tante motivazioni per cui le persone se ne vanno: anche solo per chiarirsi le idee. ”

Certo. Allora ricordiamo di nuovo: Chiara Farruggio, La Tana di Buddy. Casa editrice?

“La Book Sprint’

Naturalmente si trova in rete, oppure lo si può ordinare e prenotare nelle librerie.

“Assolutamente!”.

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