Gli auguri di buona Pasqua del vescovo di Chioggia Mons. Adriano Tessarollo che invoca una Pasqua di resurrezione e di liberazione dalla pandemia.
Il desiderio di uscire dalla pandemia
“Eccoci cari amici un’altra volta a vivere la Pasqua di passione, chiusi nella fornace ardente della pandemia, desiderosi di esserne liberati. La nostra fede e la nostra preghiera sono messe alla prova. Facciamo nostra l’affermazione dei tre giovani, credenti giudei, che minacciati di morte affermano ‘il nostro dio può liberarci, ma anche se non ci liberasse, noi rimarremmo fedeli a lui'”.
Attendiamo la liberazione
“Ci sono piccoli segni che fanno ben sperare verso un percorso di liberazione, come quelli del profeta Geremia, al quale il Signore chiede: ‘cosa vedi Geremia?’ ed egli risponde ‘vedo un ramo di mandorlo che comincia a fiorire’. Guardiamo anche noi con fiducia ai piccoli segni, sosteniamoci reciprocamente con attenzione verso a chi soffre di più. Attendiamo fiduciosi la liberazione da questo male, e non solo da questo ma anche da tanti mali personali e sociali che affliggono la nostra umanità e per i quali tutti possiamo portare il nostro contributo”
“Con l’augurio che sia una Pasqua di resurrezione e di liberazione come dono del Signore risorto. Buona Pasqua a tutti” ha concluso il vescovo di Chioggia Adriano Tessarollo.