Torna nei cinema “Il settimo sigillo” di Bergman, arriva “Notti magiche” di Virzì, mentre nel suo nuovo progetto Spielberg si concentra sui profughi siriani.
Per il centenario della nascita di Ingmar Bergman la Cineteca di Bologna porta in sala dal 5 novembre il restauro, realizzato dallo Svenska Filminstitutet, di uno dei titoli più iconici del maestro svedese: “Il settimo sigillo“, quello della sfida a scacchi con la Morte. Il film realizzato nel 1957, mostra il cavaliere Max von Sydow e il suo scudiero Gunnar Björnstrand, reduci disillusi delle Crociate, che fanno ritorno nella Svezia del Trecento e la trovano in balia della peste e della disperazione.
Tre giorni dopo, l’8 novembre, esce “Notti magiche” (TRAILER), il nuovo film di Paolo Virzì, definito dal regista – durante la presentazione della pellicola a Torino – «Un atto d’amore e di gratitudine» nei confronti del cinema, di cui racconta una stagione che non c’è più, con al centro un giallo, la morte di uno sceneggiatore che rappresenta una domanda: «Chi ha ucciso quel cinema italiano?».
La voglia di narrare l’epopea di aspiranti cineasti sbarcati – come lui – a Roma se l’è portata dietro per anni fino al giorno del funerale di Ettore Scola: «Era l’ultimo di una generazione di grandi maestri e decisi che volevo salutarli per sempre, dire loro grazie», ha affermato Virzì, spiegando che il film, con al centro tre giovani sceneggiatori in erba (Mauro Lamantia, Giovanni Toscano e Irene Ventre), mescola delle cose vere con altre inventate.
Del dramma dei profughi in viaggio verso l’Europa si occupa invece il nuovo progetto di Steven Spielberg e J.J. Abrams, con Lena Dunham come sceneggiatrice: l’autrice e protagonista di “Girls” adatterà per il grande schermo la storia di sopravvivenza di una donna siriana raccontata nel libro della portavoce dell’agenzia dell’Onu per i rifugiati UNHCR Melissa Fleming, tradotto in italiano “Più profondo del mare“.
