Città della Speranza incontra Papa Francesco a conclusione della “Staffetta per la Speranza”. Ha firmato la maglietta dell’ultramaratona benefica
“È questi sono i tuoi amici?” È la domanda che Papa Francesco ha rivolto a Riccardo, il bambino di 4 anni guarito da Retinoblastoma che, nel donargli il testimone della “Staffetta per la Speranza” contenente quattro lettere di bambini e ragazzi sia in terapia sia guariti da patologie oncoematologiche, teneva in mano due dinosauri giocattolo.
Un momento significativo, quello avvenuto stamani al termine dell’udienza generale in Piazza San Pietro, per la delegazione di circa 30 persone che ha avuto modo di stringersi attorno al Pontefice e di offrirgli altresì una targa a ricordo della “Staffetta per la Speranza” con scritto: Un grazie sincero a Sua Santità Papa Francesco. Porti sempre nel Suo immenso cuore, e ricordi nelle preghiere, la Speranza di guarigione e i Sogni di un futuro sereno dei nostri bambini”.
Sua Santità ha accettato anche di aggiungere la propria firma alla maglietta dell’ultramaratona benefica con i nomi di tutti e 25 i runner che si sono succeduti da Padova a Via della Conciliazione tra il pomeriggio di Pasqua e le 7.30 di stamani, quando Franco Masello, fondatore di Città della Speranza, ha varcato l’arco gonfiabile atteso da Riccardo e dai nonni.
L’ultima tappa della Staffetta, lunga 30 chilometri, è partita alle 5 da Formello e ha visto alternarsi i Marescialli Giovanni Attomanellii e Salvatore Iacona, del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri di Roma, nonché il Comandante della Legione “Veneto”, Generale di Divisione Giuseppe La Gala.
“Un’emozione indescrivibile aver incontrato Papa Francesco. Il modo di approcciarsi a Riccardo rivela tutta la sua umanità. Il fatto di averci dedicato del tempo testimonia la condivisione del nostro messaggio di speranza”, affermano Masello e il presidente della Fondazione, Stefano Galvanin.
“È indescrivibile questa corsa verso il Santo Padre. Mi è quasi sembrato di essere più veloce – commenta il Generale La Gala –. Per l’Arma dei Carabinieri è importante essere vicini alla comunità e lo è ancora di più correre per i bambini di tutta Italia”.
“La partecipazione all’iniziativa testimonia la vicinanza delle istituzioni e dell’Esercito Italiano nei confronti dei progetti di solidarietà”, aggiunge il Comandante delle Forze Operative Terrestri di Supporto, Gen. C.A. Giuseppenicola Tota.
Con questo progetto, Città della Speranza ha voluto accendere i riflettori sull’importanza di sostenere la ricerca pediatrica per guarire quel 20% circa di pazienti con patologie oncoematologiche per i quali ancora non esistono cure efficaci e risolutive. A tal fine, la Fondazione finanzia la diagnostica avanzata di leucemie, linfomi e sarcomi per i bambini di tutta Italia e sostiene l’Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza, il più grande centro europeo in questo ambito.
Staffetta per la Speranza
La “Staffetta per la Speranza” ha attraversato Veneto, Emilia Romagna, Umbria e Lazio, con tappe a Codigoro, Ravenna, Rimini, Todi, Narni e Formello dove i rappresentanti della Fondazione e gli atleti sono stati accolti dalle amministrazioni locali. Ad alternarsi nelle quattro giornate, in qualità di runner, sono stati i Carabinieri della Legione “Veneto”, i militari della sezione di atletica leggera del Centro Sportivo Carabinieri di Bologna, i militari del Comando delle Forze Operative Terrestri di Supporto, i militari del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri di Roma.
Un ringraziamento particolare va al Tenente Colonnello Stefano Lupi per il supporto organizzativo e al Comando Provinciale dei Carabinieri di Padova, in particolare al Brigadiere Capo Alessandro Cardellini e all’Appuntato Scelto Andrea Tocci che hanno garantito il servizio di scorta e viabilità, con la collaborazione dei vari Comandi di zona.