Claudio Scarpa: la crisi degli alberghi di Venezia

Gli hotel del Lido hanno raggiunto il 90% delle stanze occupate, un bel segno finalmente dopo una stagione da dimenticare. Il mese di settembre però si preannuncia da vacche magre senza i turisti stranieri. Ne parliamo Con Claudio Scarpa, direttore dell'Associazione veneziana albergatori

Claudio Scarpa, direttore dell’associazione veneziana albergatori, sottolinea il momento di crisi per alberghi alla vigilia della mostra del Cinema.

Settembre è sempre stato il mese di Venezia, ma quest’anno si è ritrovata con le spalle al muro a causa della violenta pandemia mondiale che ha investito anche il nostro paese.

Lido di Venezia

Il Lido sembra riuscire a mantenere ancora alto il tasso di occupazione degli alberghi, mentre risente molto di più il colpo  Venezia.  Il problema principale è che mancano i turisti, i quali sono meno attirati per la carente presenza di attori americani e per la mancata apertura della biennale di architettura.

Le prenotazioni

Le prenotazioni arrivano all’ultimo minuto quindi è molto difficile fare precise previsioni. tutto può cambiare. Però è anche vero che per gli albergatori è molto difficile lavorare in questa maniera; non si può programmare, non si può capire come andranno le cose e sopratutto non si può gestire una politica di prezzi.

La decisione presa da Claudio Scarpa assieme ai direttori di federalberghi di Roma e Firenze, è stata quella di fare un’azione collettiva nei confronti del governo per chiarire che chi realmente sta perdendo fatturati importanti è chi opera nelle città d’arte. Si richiede così un provvedimento da parte del governo.

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