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Collegamento ferroviario con l’aeroporto Marco Polo: il progetto

Per uscire dalla gravissima crisi economica le speranze si concentrano sulle infrastrutture e in questi giorni è stata presentata un'opera dal costo di 500 milioni euro. Ossia la bretella aeroportuale che collegherà la stazione ferroviaria di Mestre con il Marco Polo. Un'opera che renderà accessibile lo scalo senza sostenere la spesa dell'auto e del parcheggio

Sarà avveniristica la bretella che collegherà la linea ferroviaria Trieste – Venezia con l’aeroporto Marco Polo di Tessera, a forma di cappio. Il treno giunto alle porte dello scalo scivolerà su un ramo del binario che correrà parallelo alla bretella autostradale, in parte scenderà e imboccherà una galleria sotterranea. poi si innalza sopra il fiume Dese lungo un ponte con campata di 80 metri, tornerà in trincea,attraverserà una zona compatibile con la fermata stadio e infine tornerà in un’altra galleria, arrivando alla stazione aeroporto e poi formando un cappio lungo 8 chilometri raggiungerà la linea Venezia Trieste.

Il tracciato ad anello,permette ai treni di proseguire il tragitto anziché fare manovra, come invece accade in una stazione di testa, ma è più costoso di un semplice binario morto. Si parla di 475 milioni di euro. Nel costo è inclusa anche la stazione, disposta su tre livelli di cui due interrati e uno di copertura fuori terra. Il mezzanino sarà predisposto per una zona commerciale e biglietterie.

Aeroporto Marco Polo

È previsto un tappeto mobile, ovvero un percorso pedonale (moving walkway) sopraelevato per raggiungere l’aeroporto. Inoltre un parcheggio per auto. Il progetto è stato presentato in questi giorni a Mestre incontrando l’approvazione del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro a condizione che la gente sia indennizzata equamente per le case abbattute e per le abitazioni che vicine al tracciato.

Bypass per Tessera

«Per Tessera- inoltre- ha chiesto il sindaco-  serve un bypass, una viabilità che eviti il traffico di attraversamento che non c’entra con l’abitato». C’è preoccupazione inoltre tra chi risiede a Dese, territorio che in parte rimarrà incastrato tra i rami della ferrovia del cappio. Abbiamo pensato a dei cavalcavia di pendenza compatibile con il percorso ciclabile, in modo garantire la viabilità attuale, hanno spiegato i promotori. Altri dubbi riguardano le criticità e i disagi legati al periodo dei lavori, considerato che i cantieri si protrarranno per quattro anni.

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