I Comitatone ha deciso: le grandi navi andranno a Porto Marghera ed esplode la febbre dei sondaggi sui media. Intanto vi spieghiamo cosa è stato deciso
Il grande vertice su Venezia ha accolto la proposta del ministro alle infrastrutture Delrio. Tempo 3-4 anni le grandi navi con stazza superiore alle 96 mila tonnellate non passeranno più davanti a San Marco.
Gli approdi saranno a Marghera lungo il canale industriale Nord, quello usato dalla Fincantieri, e vicino al Vega, ossia il parco scientifico tecnologico che si affaccia sul ponte della Libertà. Lo ha deciso il Comitatone accogliendo le proposte del governo, frutto di analisi tratte da studi presentati dal presidente del Porto Pino Musolino. Quest’ultimo assieme al sindaco Luigi Brugnaro vorrebbe salvare gli investimenti effettuati sulla Marittima, ossia il porto di Venezia e dunque avere l’ok anche per lo scavo del Vittorio Emanuele, ma il ministro ha frenato, parlando di verifiche.
Di immediato a Roma, Venezia ha ottenuto lo sblocco dei fondi della legge speciale: 16 milioni per gli ultimi due anni e 8 all’anno fino al 2022. Una decisione presa all’indomani dell’uscita dell’ennesima classifica che indica Venezia, la terza città più visitata in Italia.
Approvato anche il “mini off-shore“, struttura di sbarco per le navi commerciali a Malamocco, a ridosso della lunata e dell’area dei cantieri del Mose. Potranno così arrivare a Venezia anche le grandi portacontainer che non avrebbero possibilità di accesso a Marghera. Nel frattempo verranno apportate modifiche alla conca di navigazione, realizzata dal Consorzio Venezia Nuova.