Si avvicina il lockdown della vigilia e i commercianti di Mirano sono alle prese con gli assembramenti il mattino e il vuoto nel pomeriggio e la speranza tutte ormai concentrate sul 2021. Renato Bortoletto è andato per noi a saggiare l’atmosfera che si respira a Mirano
Le dichiarazioni dei commercianti di Mirano
“Noi il 24 chiudiamo, come da Dpcm, e si vede già il cambiamento della situazione. Oggi Mirano è deserta quindi noi dobbiamo attenerci a queste restrizioni e andare avanti così”.
“É una misura che va a colpire molto noi commercianti perché chiudere la vigilia ci toglie uno dei momenti in cui riusciamo a far quadrare un po’ meglio e bilancio nonostante l’anno brutto che c’è stato. Però indubbiamente la salute collettiva è più importante e quindi ci sacrifichiamo a nome di tutti quanti. Nonostante tutto, ci tenevo a dire che indossare le mascherine è molto importante. Grazie”.
Il commento sulla chiusura dei comuni dopo le 14
“La chiusura dei comuni alle 14, parlando per noi negozianti, è sbagliata nel senso che c’è più assembramento alla mattina e al pomeriggio non c’è nessuno. Noi ci troviamo in difficoltà perché dobbiamo chiudere alle 19 e dalle 17 i bar chiudono. Perciò dalle 17 alle 18.55 non c’è molta clientela”.
“La chiusura dei comuni ha un po’ influito. I pomeriggi sono molto più tranquilli, c’è comunque movimento però ci dà anche modo di coccolare un po’ di più quella che è la nostra clientela fissa e la gente che viene ad acquistare più spesso”.
La chiusura anche dei bar
“Questo è l’ultimo aperitivo prima del lockdown, penso che va bene così perché sennò ci ammaliamo tutti alla fine è meglio fare qualcosa di definitivo”. Queste le parole di una cliente in un bar a Mirano.