Economia e società

Comune di Venezia: oltre 1.450 dipendenti in smart-working

Romor: “Teniamo i motori accesi. Rendiamo prezioso il contributo di ciascun dipendente, anche da casa propria”

In merito all’attivazione a partire da domani, 18 marzo, di progetti di smart working per oltre 1450 dipendenti del Comune di Venezia, l’assessore al Personale, Paolo Romor, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

“Teniamo i motori accesi per garantire i servizi essenziali alla cittadinanza e la gestione dell’emergenza. Ma, soprattutto, per essere pronti a ripartire a pieno regime quando questa fase emergenziale finirà: perché, ne sono convinto, ce la faremo! Una nuova organizzazione del lavoro voluta dall’Amministrazione comunale di Venezia per gestire al meglio i servizi essenziali mettendo in piena sicurezza lavoratori e cittadini nel rispetto delle disposizioni dettate dal DPCM.

Smart working

Il DPCM è uscito la notte tra l’11 e il 12 marzo ed ha definito lo smart-working come forma ordinaria di svolgimento del lavoro. Abbiamo così ridotto lo spostamento in città e nelle isole al minimo: più di 1.900 dipendenti dei 2700 non si muoveranno più quotidianamente da casa, garantendo i servizi al cittadino. 498 sono quelli che per disposizioni nazionali non sono già operativi in sede (come i servizi educativi, biblioteche, servizio ispettivo Casinò), mentre oltre 1.450 saranno messi in smart-working. Ciò è stato reso possibile solo grazie agli investimenti fatti da questa amministrazione sui sistemi informatici, recuperando il gap lasciato dalle precedenti gestioni. A differenza di chi invocava un “state tutti a casa, paga Pantalone”, oggi rendiamo prezioso il contributo di ciascun dipendente, anche da casa propria. A solo titolo di esempio, voglio ricordare la creazione di un unico fascicolo per il sociale e la digitalizzazione di tutte le delibere.

Comune di Venezia

Tanti sono gli applicativi usati dai dipendenti che sono fruibili da una qualsiasi rete Intranet, posta elettronica Zimbra, Suite Office 365, accesso alle cartelle di rete, NAS, Epraxi, Egrammata, SGOV, Visure Anagrafiche, Icare, Resis, in più saranno attivate connessioni VPN (virtual privat network) e RDP (Desktop remoto) che consentono di accedere direttamente alla propria postazione di lavoro da casa propria in sicurezza, con il prezioso supporto della partecipata Venis SpA.

Per tutti i 173 progetti specifici elaborati in questi ultimi giorni da direttori e dirigenti, che ringrazio perché hanno lavorato tutto il weekend assieme alle posizioni organizzative, è prevista la rendicontazione dell’attività svolta da parte del dipendente e il monitoraggio costante da parte dei loro responsabili. Questa è l’occasione per rafforzare il lavoro su obiettivi, sul raggiungimento di risultati e sulla consapevolezza dell’attività svolta, in un momento di assoluta straordinarietà per l’intero comparto pubblico, rispettando il principio della trasparenza ai cittadini.

800 dipendenti in sede

Rimangono circa 800 dipendenti la cui presenza fisica nelle sedi è essenziale: polizia locale, protezione civile, segreterie, sociale, anagrafe, stato civile, protocollo, oltre alle strutture dirigenziali e i funzionari che hanno lavorato giorno e notte, e durante il week-end, per permettere l’avvio di questa nuova organizzazione “smart” della macchina comunale. Solo grazie agli investimenti fatti da questa Amministrazione abbiamo reso più “smart” i servizi erogati ai cittadini, che aiutano a ridurre il numero di sportelli aperti, e riusciamo ad affrontare questa emergenza restando operativi: mi riferisco alle iscrizioni on-line degli asili nido, ai certificati anagrafici on-line, e ai 62 servizi tramite il touchpoint di  DIME che nel solo mese di marzo ha già erogato automaticamente 628 certificati”.

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