Con CONI cambia il paradigma dell’accessibilità

Il Veneto adotta il paradigma dell'accessibilità: investimenti in impianti sportivi inclusivi e sostenibili per una comunità più coesa, verso le Olimpiadi Milano-Cortina 2026

La Regione Veneto sta rivoluzionando il paradigma dell’accessibilità, puntando su inclusività e sostenibilità negli impianti sportivi e infrastrutture, per garantire spazi fruibili a tutti, senza barriere fisiche o sociali.

Un riconoscimento al volontariato sportivo

A Rovigo si è svolta la cerimonia di consegna delle Benemerenze CONI 2022, un tributo a chi ha dedicato la propria vita al volontariato nello sport. A premiare i protagonisti, tra cui il noto in margarino Adone Agostini, è stato il presidente del CONI, Giovanni Malagò.

Alla cerimonia ha partecipato anche l’assessore regionale allo sport, Cristiano Corazzari, che ha sottolineato l’importanza del volontariato sportivo e gli investimenti regionali per rendere gli impianti sportivi più accessibili e sostenibili.

Il nuovo paradigma dell’accessibilità

L’attenzione all’accessibilità è al centro dei progetti della Regione Veneto, come illustrato da Roberto Vitali, presidente di ANMIL, durante una recente seduta della Federazione degli Ingegneri del Veneto. Il progetto “Universal Design” punta a un’accessibilità diffusa che non riguarda solo i disabili, ma tutte le persone con esigenze specifiche, comprese quelle degli over 65 o delle famiglie con bambini.

Secondo Vitali, il nuovo paradigma dell’accessibilità include tre linee guida: mobilità, come sedute in tratti lunghi per favorire l’autonomia; usabilità, con servizi adattabili a diversi utilizzi; e comunicabilità, tramite segnaletica intuitiva.

Veneto senza barriere

Corazzari ha dichiarato: “Il volontariato nello sport trasmette valori fondamentali come etica e solidarietà. Quest’anno, il Veneto è Regione Europea dello Sport, un riconoscimento che ha permesso interventi straordinari per ammodernare gli impianti, renderli più sicuri, sostenibili e accessibili, anche superando le barriere architettoniche.”

Corazzari ha concluso ribadendo l’impegno del Veneto nello sport inclusivo, sottolineando il ruolo dello sport paralimpico e l’obiettivo di una comunità più forte e coesa. Questi sforzi assumono una rilevanza particolare in vista delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, evento per il quale l’Arena di Verona sarà resa accessibile, segnando un passo importante verso un futuro più inclusivo.

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