Oltre tremila dipendenti del gruppo Auchan tremano e dentro c’è anche il Veneto. A Mestre sono in duecento che temono di perdere il lavoro.
Lo sciopero dei dipendenti Auchan
Per protesta, dopo 25 anni, è stato indetto uno sciopero. Una manifestazione che non è passata inosservata al punto che a Roma.
A Roma c’è stato un tavolo, al ministero dello Sviluppo economico, tra Conad, le organizzazioni sindacali, il sottosegretario Alessandra Todde e il vice capo di gabinetto Giorgio Sorial.
La soluzione
“Non c’è soluzione.” secondo Conad, il gruppo che ha rilevato i supermercati del gruppo francese in Italia. Il piano di salvataggio degli ipermercati Auchan e punti vendita Sma e Simply, prevede il mantenimento dei posti di lavoro per 13.035 addetti e l’avvio di iniziative per offrire soluzioni occupazionali diverse a 3.105 dipendenti come ricollocazioni in Conad, ricollocazioni in altre reti commerciali, ricollocazioni in altri spazi degli ipermercati, ricollocazione dai fornitori, outplacement (ricollocazione professionale altrove).
Le perdite
“A Mestre” – spiega Conad – “lo stato è di grave crisi. Negli ultimi 3 anni le perdite sono state di oltre 800 milioni, dovute a: calo delle vendite, disaffezione crescente della clientela, mancanza di investimenti, presenza di punti vendita di grandi dimensioni con costi insostenibili, costo del lavoro e affitti degli immobili molto al di sopra delle medie di sostenibilità del settore, scelte manageriali inadatte alle caratteristiche del mercato italiano. Nel 2019 la situazione è peggiorata ulteriormente”.
La soluzione è, in gergo sindacale, lo spezzatino spalmando gli addetti nella rete Conad e la riduzione dell’ipermercato ad un piano ora ne occupa due.