Le celebrazioni per i 1600 anni di Venezia si sono chiuse in bellezza con un concerto dei Vocal Skyline. Un coro di 40 elementi che si esprime con voci, mani e corpo in uno dei più splendidi edifici veneziani, La Scuola Grande di San Giovanni Evangelista. Per l’occasione ha registrato il tutto esaurito, con 300 spettatori che hanno potuto godere di un insolito mix tra passato e presente, un dialogo tra opere d’arte figurativa del Rinascimento e del Barocco e brani musicali diversissimi tra loro che spaziano dal Classico al Pop Contemporaneo.
Franco Bosello, Guardian Grande Scuola San Giovanni Evangelista
“Questo evento non solo avviene dopo 2 anni di pandemia ma anche a conclusione di un ciclo di conferenze celebrative da parte della Scuola per i 1600 anni di Venezia. E’ stato un modo questo per ricostruire, attraverso la storia della Scuola, la storia della Serenissima e la storia della città.” ha dichiarato Franco Bosello.
Marco Toso Borella, direttore Vocal Skyline
“E’ molto importante per noi far percepire la nostra presenza in questa città. Far in modo che l’arte possa diventare un nuovo veicolo di trasmissione, coinvolgimento. Far in modo che anche la musica moderna possa coesistere con questo splendido ambiente classico. Ci stiamo provando e credo anche che ci stiamo riuscendo.” ha affermato Marco Toso Borella.
Con il concerto dei Vocal Skyline, diretti dal maestro Marco Toso Borella, la magnificenza del patrimonio artistico veneziano è stata animata da Nuova Vita. Quella di artisti che a Venezia vivono, lavorano, studiano e che rappresentano il volto vivo e gioioso della città di oggi.
Le parole dei membri del Vocal Skyline
“Il nostro è uno spettacolo in cui diverse forme d’arte dialogano insieme. E’ da tanti anni che cantiamo ma l’emozione è sempre la stessa. Cantare insieme è sempre bellissimo e cantare in queste location è eccezionale. E’ molto bello poter cantare in un posto che è patrimonio della nostra città.” hanno affermato vari membri del Vocal Skyline.