Da qualche mese alcuni residenti vicino ad un supermercato di Concordia Sagittaria segnalavano la presenza di cittadini di colore. Questi, spesso riconosciuti come nigeriani richiedenti asilo, si intrattenevano in strada con fare equivoco. Ciò con alcuni passanti o automobilisti.
Concordia Sagittaria
I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Portogruaro, avviavano così diversi servizi di osservazione e pedinamento riuscendo a documentare, con non poche difficoltà, diverse cessioni di piccole quantità di stupefacente. Cessioni tuttavia non sufficienti, da sole, per poter colpire in maniera risolutiva tale attività. Atteso che gli spacciatori trasportavano solo una singola dose di droga, nascondendola in bocca. Una piccola pallina resa “gastroresistente” con del cellophane, e che in caso di controllo poteva essere ingerita.
La droga
L’attività investigativa, coordinata dalla Procura di Pordenone nella persona del Pubblico Ministero Dott. Federico Baldo, permetteva di appurare che prima delle consegne i corrieri, frequentemente, si recavano nel retro di una abitazione di via Alte a Concordia Sagittaria, dove erano alloggiati alcuni di loro e poi da lì, a piedi o in bicicletta, si spostavano in zona per cedere la droga.
La perquisizione
Pertanto nella mattinata del 18 novembre scorso, con il concorso di unità cinofile antidroga dell’Arma e di personale delle Squadre Operative di Supporto del battaglione Carabinieri di Mestre, veniva eseguita una perquisizione delegata dalla citata A.G.. L’attività consentiva di rinvenire, in una piccola costruzione adibita a magazzino posta nel retro della citata abitazione, avvolte in un calzino nascosto in un tubo dell’aereazione, 12 “palline“ gastroresistenti di diverse dimensioni ed al cui interno erano contenuti, complessivamente, circa 8 grammi di eroina. Tale rinvenimento, all’esito di ulteriori accertamenti e verifiche, portava all’arresto in flagranza di U.D., 26enne disoccupato nigeriano, richiedente asilo, poi posto agli arresti domiciliari.
Nell’appartamento, al cui interno venivano identificati altri otto cittadini nigeriani, veniva anche rinvenuto un modesto quantitativo di marijuana.
Le indagini
Le indagini proseguono, anche al fine di meglio chiarire la posizione degli altri soggetti identificati, nonché quantificare il volume complessivo dell’attività di spaccio. Ben 80, al momento, le cessioni di droga documentate.