I numeri della violenza di genere sul lavoro
Secondo i dati ISTAT, 3.118.000 donne hanno subito molestie o ricatti sessuali in ambito lavorativo nei tre anni precedenti all’indagine, rappresentando il 15,4% della popolazione femminile attiva. Un dato allarmante, che è stato al centro del convegno “Violenza di genere in azienda. Stereotipi e responsabilità”, organizzato da Confapi Venezia e Treviso a San Donà di Piave.
Luana Teso, presidentessa di ConfapiD Treviso, ha sottolineato l’importanza di sensibilizzare il pubblico sulla violenza di genere in azienda. “Molto spesso si parla di violenza sulle donne solo in occasione di femminicidi o del 25 novembre, ma esistono forme più subdole, meno riconosciute, che sono altrettanto devastanti.”
“La violenza sul posto di lavoro non solo danneggia le donne a livello personale e psicologico, ma ha un impatto diretto anche sulla produttività delle imprese”.
Il ruolo delle aziende
Il dato più preoccupante riguarda il silenzio che circonda queste esperienze: nell’80,9% dei casi le vittime non parlano con nessuno sul luogo di lavoro. Questo evidenzia quanto sia essenziale creare ambienti sicuri e inclusivi per prevenire ogni forma di violenza.
Cheti Ciuto, presidentessa di ConfapiD Venezia, ha aggiunto: “È fondamentale sensibilizzare le aziende affinché si impegnino a creare luoghi di lavoro sicuri, dove il valore umano sia riconosciuto. Solo così una persona può crescere e realizzarsi senza subire discriminazioni o abusi”.
Ha inoltre sottolineato il ruolo cruciale di Confapi nell’offrire supporto alle imprese per sviluppare una cultura aziendale basata sul rispetto e sull’inclusività.
Un cambiamento necessario
Affrontare la violenza di genere sul lavoro significa riconoscerla come un problema che non riguarda solo le donne, ma l’intera società. È indispensabile agire per creare luoghi di lavoro dove le donne possano sentirsi protette e rispettate, contribuendo così a un ambiente professionale più giusto e produttivo per tutti.
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