«Bene i plateatici ampliati e gratuiti, ma non sia la scusa per pedonalizzare i centri storici per intere giornate: sarebbe la mazzata finale per tutte le attività di vicinato».Confcommercio del Miranese interviene sulle modalità di ripartenza e invita i sindaci del territorio al dialogo: in attesa di conoscere le linee guida che permetteranno di riaprire negozi, bar e ristoranti, in molti piccoli centri si sta già ragionando su eventuali agevolazioni da concedere ai titolari delle attività costrette alla chiusura negli ultimi mesi.
.Confcommercio del Miranese
«Ben vengano provvedimenti nel senso di favorire la ripresa – spiegano il Presidente di Confcommercio del Miranese Ennio Gallo e il direttore Tiziana Molinari – ma che non sia il pretesto per chiudere i centri. Ai plateatici allargati e gratuiti siamo ovviamente favorevoli e stiamo studiando anche altre iniziative per promuovere i centri storici e le loro attività. Ma chiediamo di considerarle tutte, anche i negozi al dettaglio, che da più tavolini in piazza non traggono gran beneficio.
Per loro sarebbe deleterio prevedere, come alcuni propongono, piazze chiuse alle auto per intere giornate, significherebbe dare loro il colpo di grazia e precludere già in partenza ogni possibilità di rilancio. Siamo sempre stati favorevoli a chiusure occasionali, con eventi e occasioni di ritrovo, altrimenti non avremo mai organizzato le Notti del Miranese. Ma non deve diventare una soluzione sistemica e penalizzante. Con le amministrazioni teniamo un canale di dialogo aperto: ci sono molte richieste sul tavolo, a cominciare dalla riduzione dei tributi e degli sgravi fiscali».
Pedonalizzazioni
Il tema delle pedonalizzazioni riguarda in particolare i centri storici con le piazze, come Mirano e Noale: in quest’ultimo comune il dibattito è già in corso e l’amministrazione sembra aver accordato plateatici gratuiti (o a prezzo simbolico) e allargati per i prossimi mesi.
Confcommercio del Miranese plaude all’iniziativa, ma chiede di essere coinvolta: «I plateatici allargati e gratuiti fanno parte delle richieste che da tempo facciamo, insieme ad altre, per la Fase 2 – proseguono Gallo e Molinari – quindi ben vengano. Ma la proposta che viene da alcune realtà associative di chiudere le piazze alle auto addirittura per giornate intere, non ci può trovare d’accordo, perché significa prolungare l’agonia dei negozi iniziata in questi mesi di lockdown. Sediamoci a un tavolo, discutiamo di istituire zone a traffico limitato e isole pedonali serali o festive, ma non certo chiudere intere aree centrali per interi weekend, eliminando auto e parcheggi a servizio delle attività. Il rischio è far chiudere definitivamente i negozi e iniziare la desertificazione commerciale dei nostri centri. Lo sosteniamo da sempre, lo ribadiamo oggi dopo aver sentito e condiviso il grido d’allarme nei nostri commercianti il 1 Maggio (guarda il video) e nei giorni difficili di questa emergenza.
Ora che siamo vicini alla riapertura, chiediamo riposte certe e sostenibili per tutti e le chiediamo con un certo anticipo, perché ai negozianti, che sono l’anima dei nostri paesi, va data la possibilità di organizzarsi per tempo: qualcuno non pensi che ampliare un plateatico sia solo una questione di autorizzazioni. Riaprire è facile, ripartire bene è fondamentale: vanno velocizzati i tempi delle decisioni per ripartire in modo energico, sicuro, stabile».