Sono circa 200 i profughi partiti da Conetta lunedi che hanno raggiunto poi il gruppo. Una protesta finita nel sangue con la morte di Salif Traorè.
Ieri è morto Salif Traorè, un 34 enne della Costa D’avorio che in bicicletta con il faro rotto ha cercato di raggiungere il gruppo con un connazionale ed è stato investito alle 8 di sera a causa del buio da un 45 enne padovano con una monovolume.
Era sulla strada che da Conetta lo avrebbe condotto a Codevigo, dove con i compagni hanno trascorso la notte nella chiesa del paese in attesa di ripartire il mattino dopo. Chiedono il permesso di soggiorno, ma il prefetto Carlo Boffa, che li ha raggiunti assieme al questore Vito Gagliardi proprio a Codevigo, ha spiegato che i documenti tardano ad arrivare e ora la situazione è ad un punto di stallo.
Oggi sono stati fermati all’altezza di Bojon di Campolongo Maggiore, dove in tarda mattinata sono state avviate trattative per far rientrare la protesta. Nelle stesse ore la Prefettura ha reso noto che ha effettuato il trasferimento di 15 richiedenti asilo in altre strutture per l’accoglienza del territorio metropolitano. In questo momento a Conetta ci sono 1100 profughi. La mancanza di riscaldamento in vista dell’arrivo dell’inverno è stata la scintilla che ha provocato la marcia dei richiedenti asilo verso la Prefettura di Venezia.