Le prime giornate di primavera hanno portato migliaia di turisti, provenienti da tutto il mondo, tra le calli ed i campi di Venezia, in una cornice unica, tra le più belle e suggestive del mondo. In città, accanto ai commercianti e imprenditori che quotidianamente operano nella legalità, anche venditori abusivi e commercianti senza scrupoli, intenti a vendere beni contraffatti. Per questo motivo le Fiamme Gialle di Venezia, costantemente impegnate nel contrasto alla produzione e commercializzazione di prodotti contraffatti o non sicuri, hanno intensificato il controllo economico del territorio nel centro storico della città lagunare, impiegando decine di pattuglie sia in divisa sia, soprattutto, in borghese.
Nei giorni scorsi, in prossimità della Pasqua, dopo un lavoro di intelligence, i finanzieri veneziani hanno controllato decine di negozi ed hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Venezia tre commercianti, intenti a vendere articoli in pelletteria contraffatti, riconducibili a note griffes della moda. In un negozio, in zona Rialto, sono state sequestrate alcune decine di borse contraffatte “Celine”, di pregevole fattura e in vera pelle: in questo caso, sviluppando le notizie acquisite durante il controllo, i Baschi verdi della task-force anticontraffazione sono risaliti al fornitore dei beni, giungendo a sequestrare, a Padova, ulteriori duecento borse contraffatte.
Singolare l’episodio riguardante un altro negoziante cinese di Rialto. Caduto nella fitta rete di controlli, il commerciante ha tentato, invano, di giocare la sua ultima carta a disposizione: offrire alcune banconote da cinquanta euro ai militari, chiedendo di evitare il controllo del proprio esercizio commerciale. Sorpresi dal gesto, ma decisi nell’agire, i Baschi Verdi non indugiavano a denunciare il soggetto per il reato di istigazione alla corruzione.
I finanzieri veneziani hanno anche effettuato numerosi interventi di contrasto al commercio abusivo in Piazza San Marco, a Rialto e nelle zone più frequentate della città, sequestrando merce contraffatta e non sicura, per un totale di circa 1.200 articoli di varia natura, e contestando circa 110 violazioni amministrative.
L’attività posta in essere dalla task force anticontraffazione del I Gruppo della Guardia di Finanza di Venezia, sviluppata partendo dai terminali commerciali per arrivare ai centri di distribuzione della merce illecitamente immessa sul mercato, ha permesso, dall’inizio dell’anno, di sequestrare circa due milioni di pezzi di prodotti contraffatti e non sicuri, di denunciare all’Autorità giudiziaria oltre sessanta soggetti e di elevare oltre duecento violazioni amministrative.
Le Fiamme Gialle veneziane proseguiranno nell’azione preventiva e repressiva volta all’individuazione dei canali di approvvigionamento dei beni illecitamente immessi sul mercato, a tutela degli imprenditori che operano nella legalità, nonché dei consumatori finali, tratti in inganno dalle sempre più sofisticate tecniche produttive e dai prezzi concorrenziali, che nascondono spesso gravi irregolarità.
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