Da aprile, ossia dal primo ricovero in ospedale di Silvio Berlusconi e dalla diffusione della notizia che il leader di Forza Italia era affetto da leucemia cronica, seppur in sordina, i media hanno avviato un dibattito sul futuro del centrodestra in Italia, anche se era già da qualche anno che i commentatori politici cercavano fra i leader dei partiti il successore del fondatore del centrodestra. Tra chi aspira a raccogliere voti in quell’area politica c’è sicuramente Luigi Brugnaro con Coraggio Italia, che ha deciso di entrare nell’agone politico senza alleati.
Proprio sabato mattina ha inaugurato la nuova stagione politica cominciando l’azione di proselitismo a Badia Polesine.
L’intervista a Brugnaro
Luigi Brugnaro: “Oggi qui a Badia Polesine per la prima riunione organizzativa di Coraggio Italia. Abbiamo scelto questo posto perché è simbolico. E’ la periferia, il luogo che spesso ci si dimentica, ma dove vive la gente che lavora. E noi siamo il partito che vuole difendere il lavoro: il lavoro dipendente, il lavoro pubblico e il lavoro privato.
Le persone che lavorano, quelle che hanno lavorato e che hanno diritto a riposarsi e di godersi la pensione in sicurezza e anche tutti i giovani che vogliono andare a lavorare, che oggi studiano e hanno deciso che un domani vogliono vivere del loro lavoro. Questo è Coraggio Italia, con tanto coraggio riformiamo il paese.”
Il luogo dell’evento
Brugnaro ha scelto come sede della prima assemblea di partito un luogo che ha molto in comune con il teatro La Fenice di Venezia. Quasi a ricordare, dunque, che il partito non rinnega le sue radici veneziane. Nonostante ciò, è andato comunque alla ricerca di consensi in tutte le città italiane.
Giovanni Rossi, sindaco di Badia Polesine: “Sono particolarmente orgoglioso e felice che questa mattina qui a Badia Polesine si tenga la convention di Coraggio Italia. Il sindaco Luigi Brugnaro mi ha fatto questo onore, perché era venuto a settembre l’anno scorso ed è restato entusiasta di questo teatro che come potete vedere è meraviglioso. Il teatro è stato restaurato nel 1855 ed è chiamato “la piccola Fenice” perché questo restauro è stato curato dall’architetto Meduna, fra i curatori anche del restauro della Fenice di Venezia. E’ un momento politico importante. Noi di centro-destra stiamo cercando un nuovo interlocutore. Speriamo che Luigi Brugnaro sia questa persone che tutti noi stiamo cercando.”
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