Il covid ha cambiato molte cose e sta cambiando anche la politica al punto che il sindaco di Venezia ha visto lo spazio per la formazione di un nuovo partito che ha presentato oggi a Roma assieme ad altri big della politica: Coraggio Italia. Sarà moderato, atlantista e cattolico.
Il mantra del nuovo partito
“Mai contro qualcuno, ma per fare qualcosa” con questo mantra Luigi Brugnaro ha presentato oggi ufficialmente il partito Coraggio Italia a Roma. “Mi sono voltato sempre dall’altra parte fino a quando non ho scoperto che Venezia aveva un debito di 800 milioni di euro. Non basta essere una persona onesta o per bene, bisogna avere le competenze”. È il presidente, ma non è solo al comando.
La guida politica di Coraggio Italia
La guida politica sarà il Comitato di presidenza, un quadrumvirato formato dall’imprenditore, poi prestato alla politica, , vicepresidente e vicario, Gaetano Quagliariello e Marco Marino vicepresidenti. Proprio quest’ultimo, capogruppo alla camera, è stato fondamentale per la costituzione del gruppo.
Iniziativa vitale, perché così sono stati ottenuti i finanziamenti per foraggiare l’organizzazione nel territorio. Dopo 50 giorni è arrivata la firma dal notaio: sono stati sottoscritti l’atto costitutivo e lo statuto, il codice etico, il programma. Sarà una battaglia di valori e di idee.
Coraggio Italia per colmare un vuoto
“Perché c’è un vuoto”, hanno concordato tutti salendo sul palco, una semplice pedana con cinque stendardi color fucsia, il colore portafortuna del primo cittadino veneziano. “Dobbiamo pensare alle comunità dei lavoratori – continua Brugnaro – e degli imprenditori che si ritrovano da soli contro tutti. Gli altri stati si organizzano, noi no”. “La politica non si fa senza idee”, gli ha fatto eco Gaetano Quagliariello, senatore fuoriuscito da Forza Italia. Ha risposto alle critiche di Berlusconi, ovvero che le comunità politiche vanno al di là delle personalità, anche delle più importanti.
Il ruolo di comando di Brugnaro
Ha chiamato Luigi Brugnaro “il nostro capitano”, definendo il ruolo del primo cittadino veneziano che aveva rivendicato da subito un ruolo di comando.