“Corona” è il primo film sulla paura del Covid-19
Le sale sono chiuse dappertutto, ma anche il cinema pensa intensamente al Coronavirus ed è già pronto il primo film (che verrà diffuso in streaming) sul Covid-19: si intitola “Corona” (TRAILER) ed è diretto dall’iraniano Mostafa Keshvari, che vive in Canada. Si tratta di un thriller psicologico ambientato, nella fase iniziale dell’epidemia, in un ascensore dove una ragazza cinese, che potrebbe aver contratto il virus, rimane intrappolata con altre sei persone.
«E’ uno studio sulla società e le sue scelte morali»
“Corona” affronta il sempre attuale tema del pregiudizio: «Parla di paura, è uno studio sulla società, le persone e le scelte morali», ha detto il regista al New York Times, spiegando che l’idea gli è venuta proprio mentre si trovava in un ascensore, qualche tempo fa, leggendo la notizia degli attacchi che stavano subendo i turisti cinesi a causa della paranoia legata al Coronavirus. «Il Covid-19 è stato denominato all’inizio “virus cinese” – ricorda Keshvari, parlando con la rivista Hollywood Reporter – ma ora colpisce tutti, non esiste un problema razziale. Ora la razza umana deve unirsi per sconfiggerlo. Il virus non discrimina, perché dovremmo farlo noi?».
Ci sono sette persone chiuse in un ascensore
Oltre alla protagonista, gli altri personaggi chiusi nell’ascensore sono: un addetto alle riparazioni, l’unico che sembra riuscire a controllare la paura del contagio; una millennial; un suprematista bianco in sedia a rotelle, con tanto di piccola svastica sulla fronte; il proprietario del palazzo; una donna incinta e un inquilino indebitato. Il film è stato girato in pochi giorni durante il mese di febbraio, quando l’epidemia era ancora all’inizio, con una troupe di 25 persone. Da sottolineare che, finora, nessuno dei partecipanti al progetto è risultato positivo al Coronavirus.