Coronavirus in Veneto, 10 nuove vittime nella notte. Impennata di contagi: 389 positivi in più rispetto a ieri pomeriggio e tre decessi nella città metropolitana due a Dolo e una Jesolo. Insomma non ne siamo ancora fuori, anche se continuano a scendere, seppur molto lentamente, il numero delle persone attualmente ricoverate in tutti i presidi regionali: dalle 2.000 dei giorni scorsi si è passati a 1.554 e in terapia intensiva si è scesi abbondantemente sotto i 330. In questo momento gli intubati sono 285. GUARDA L’INTERVISTA A ZAIA: La fase due sarà caratterizzata da guanti e mascherine
Coronavirus e case di riposo
Gli sforzi dei sanitari si stanno ora concentrando sulle case di riposo. In queste ore sono risultati positivi tre anziani ospitati nell’istituto Carlo Steeb degli Alberoni e la Uil lancia un monito: “attenzione all’assistenza domiciliare”. Infatti c’è il rischio di trasmissione del virus tra anziani e operatori che si recano nelle abitazioni per prestare assistenza domestica.
Contagio zero
La comunità scientifica ha rivisto la date in cui si arriverà al contagio zero e ora sono slittate vistosamente in avanti: 3 maggio per il Veneto anziché 24 aprile, 24 aprile in Trentino Alto Adige (che non sarebbe più la prima regione, superato dall’Umbria il 16, dall’Abruzzo e dalla Basilicata il 17, dalla Valle d’Aosta il 18); 30 aprile in Friuli Venezia Giulia. L’ultima a raggiungere il punto dei contagi zero sarebbe la Lombardia, il 13 maggio, mentre l’Italia nel suo complesso vedrebbe lo stop alle nuove infezioni fra il 10 e il 12 maggio. Sono date che, avvertono i virologi, non devono essere fatte coincidere con la fine della quarantena. La riapertura seppur graduale comincerà prima.