Coronavirus: le difficoltà dei commercialisti. Parla Massimo Miani

Questa categoria di lavoratori fa fatica a dare aiuto ai suoi clienti, ma ritiene di poter essere efficacie per snellire la burocrazia italiana

Coronavirus: le difficoltà dei commercialisti ci vengono spiegate da Massimo Miani, presidente nazionale ordine commercialisti. Per il suo lavoro solitamente deve muoversi tra Venezia (città dove vive) e Roma (città in cui lavora). Chiaramente in questi giorni, in cui è stato obbligato a lavorare, si sta muovendo il meno possibile e quando può utilizza i metodi telematici come tutti. L’ospite afferma che in questo momento anche questa categoria sta soffrendo molto, probabilmente saranno gli ultimi ad essere pagati.

Coronavirus: le difficoltà dei commercialisti

La grande difficoltà che i commercialisti sta affrontando è che i loro clienti non hanno liquidità e stanno chiedendo a loro cosa fare. C’è molto impegno su questo fronte, ma se questo problema non si risolve la situazione peggiorerà. Comunque, ieri sono stati dati i fondi alle partite IVA, il problema è che perché il denaro fosse disponibile è passato un mese, tempo eccessivo, a causa della burocrazia complessa del nostro Paese.

Per lo snellimento dell’apparato burocratico dello Stato l’ospite dichiara che l’ordine di cui fa parte potrebbe essere molto utile. Questo perché sono tra le persone più competenti in ambito di finanza. Inoltre, già da tempo, collaborano con gli uffici dei diversi ministeri svolgendo gran parte del lavoro. In fine dai commercialisti passano il 75% delle entrate di tasse del Paese.

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