Ad Obiettivo salute: parla Stefania Stea, vicepresidente dell’associazione veneziana albergatori e albergatrice a sua volta. L’ospite ci spiega che quest’anno è stato particolarmente difficile per la città. La quale si è trovata a combattere con la paura dell’acqua alta (guarda il servizio), con alcuni giorni di chiusura a inizio febbraio per il disinnesco di una bomba a Marghera e ora con il coronavirus.
Venezia e il coronavirus
Per quanto riguarda il problema del virus in questo periodo, l’ospite afferma che, probabilmente, la questione non è stata gestita nel modo corretto. Durante il periodo di Carnevale, dove gli albergatori speravano di riprendersi, si è andato a creare eccessivo panico.
Il problema più grande è stato ed è tuttora che chi lavora in strutture di accoglienza non sa cosa deve fare, le informazioni non arrivano o sono poco chiare.
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