“Le attività nei tre ospedali dell’Ulss 4 stanno funzionando a pieno regime, infatti gli interventi chirurgici proseguono regolarmente, così come le attività ambulatoriali, i prelievi di laboratorio e tutto il resto. I casi di coronavirus restano uno nel Veneto orientale, l’infermiere dell’ospedale civile di Venezia e residente a Cavallino Treporti, il quale sta bene e si avvia verso la fine dell’isolamento al domicilio. Manteniamo alta l’attenzione per evitare un’eventuale diffusione del coronavirus nel nostro territorio ma allo stato attuale possiamo affermare che non ci sono motivi di preoccupazione”.
Coronavirus
A dirlo è il direttore generale dell’Ulss 4 Carlo Bramezza (guarda l’intervista), ad una settimana dai primi contagi registrati in Veneto, contagi che successivamente hanno interessato anche il territorio veneziano e, seppur indirettamente, l’ambito di questa Azienda sanitaria con il caso registrato a Cavallino Treporti. Si tratta dunque di un infermiere, in isolamento domiciliare fiduciario con la famiglia, monitorato dal personale del Dipartimento di prevenzione dell’Ulss 4 che conferma il buono stato di salute dello stesso, così come dei familiari che sono risultati negativi al tampone.
Le tende della protezione civile
Intanto sono ultimate le installazioni delle tende della protezione civile all’esterno dei tre pronto soccorso ospedalieri (San Donà, Portogruaro e Jesolo) nelle quali viene svolto il pre-triage allo scopo di intercettare eventuali casi sospetti da gestire in percorsi dedicati.
“Analogamente- aggiunge il direttore sanitario, Maria Grazia Carraro – si richiede la collaborazione dei cittadini nell’utilizzare i percorsi riservati agli utenti per accedere alle strutture ospedaliere, utilizzando l’accesso del pronto soccorso solo ed esclusivamente per le emergenze, gli altri accessi devono avvenire mediante l’ingresso principale degli ospedali”.
Numero verde
Da giovedì pomeriggio è attivo il numero verde aziendale gratuito, 800497040, tutti i giorni dalle ore 8.00 alle ore 16.00, per rispondere ai quesiti della popolazione; tale numero si integra a quello regionale, l’800462340, e a quello nazionale di pubblica utilità 1500. “Varie le telefonate ricevute, anche dal Friuli Venezia Giulia, nessun allarmismo – continua Bramezza – . Sono stati posti quesiti semplici a cui è stata data prontamente risposta”.
“Un ringraziamento – conclude Bramezza – alla popolazione che in questi giorni, con senso civico, recepisce le indicazioni e i suggerimenti forniti dai canali ufficiali dell’Azienda Sanitaria, al fine di tutelare la stessa e in particolare la popolazione più fragile. Un particolare ringraziamento a tutto il personale medico, sanitario, amministrativo, medici di famiglia, pediatri, medici della continuità assistenziale, che con la massima disponibilità e collaborazione stanno lavorando continuamente per evitare i rischi di contagio nel nostro territorio”.