Coronavirus, Zaia chiede la riapertura delle scuole. A 7 giorni dai primi casi registrati di Coronavirus in Italia, anche se aumentano i contagiati, i più non hanno sintomi e non si registrano per il momento casi gravi. Tutte belle notizie che si aggiungono alla seconda dimissione di un paziente ricoverato in Veneto. Notizie che hanno spinto Zaia in queste ore a chiedere la revoca della chiusura delle scuole, ma nessuno da Roma risponde.
Coronavirus
Il tentativo di ritorno alla normalità, partendo dalla riapertura delle scuole, insomma non sembra essere così semplice da mettere in atto. In sintonia con Zaia a Venezia anche il sindaco Luigi Brugnaro, che sta già facendo pulire gli istituti, in previsione del ritorno in classe.
Genitori divisi
Nel mondo della scuola i genitori sono divisi. Il dibattito si è trasferito sui social dove si fronteggiano due schieramenti. Uno che parla di isteria collettiva e definisce una decisione affrettata la chiusura delle scuole, e l’altro, più ampio, che che spera in un altra settimana di pausa, dato che il virus ha due settimane di incubazione. C’è chi con saggezza cerca di spiegare che le scuole sono state chiuse per comprendere se il virus si stava diffondendo o se è stato circoscritto, non per far passare la stagione dell’influenza che solitamente si protrae fino ad aprile.
Sono comunque in tanti i genitori decisi a tenere a casa i loro figli anche la prossima settimana, indipendentemente dalla riavvio delle lezioni. Nel mondo sindacale si è affacciata anche l’ipotesi che le scuole riaprano per due giorni senza ragazzi.
Riguardo le gite scolastiche per il momento rimane in vigore l’ordinanza che le vede sospese fino al 15 marzo