Sono 43 per persone risultate positive al Covid-19 dopo essere state sottoposte a tampone, di queste 42 ospiti di nazionalità africana e 1 operatore della struttura. Questa la situazione attuale nella sede della Croce Rossa Italiana di Jesolo illustrata in una conferenza stampa svoltasi stamane in municipio a Jesolo, alla presenza dei vertici di Ulss4, Comune di Jesolo e Croce Rossa Italiana.
Covid-19
“Il tutto è nato dalla necessità di sottoporre un immigrato ospite della struttura ad un intervento chirurgico ortopedico – hanno spiegato il direttore generale dell’Ulss4, Carlo Bramezza e il direttore del dipartimento di prevenzione Luigi Nicolardi – come da protocollo è stato sottoposto al tampone che ha evidenziato il contagio e non appena possibile sono stati eseguiti altri 142 tamponi che hanno portato alla luce complessivamente 43 positività asintomatiche. Tutti i soggetti positivi verranno trasferiti già in giornata in strutture protette mentre gli altri negativi, 85, rimangono in isolamento nella sede jesolana della Croce Rossa: fra 7 giorni verranno sottoposti ad altro tampone e dopo altri 7 giorni effettueranno un terzo tampone”.
Croce Rossa di Jesolo
Il gestore della struttura di accoglienza, la Croce Rossa Italiana, si occuperà dunque della vigilanza degli ospiti all’interno della struttura e con propri mezzi al trasferimento dei contagiati in altre strutture protette. “La situazione è sotto controllo e va costantemente monitorata – ha dichiarato il sindaco Valerio Zoggia – non tanto per i contagiati che lasceranno questa città in giornata, bensì per chi resta in struttura affinché non possa liberamente circolare durante il periodo di isolamento. A tal proposito ho firmato un’ordinanza che impone alla Croce Rossa l’obbligo di vigilare su questo”. Zoggia ha contattato a che la questura ottenendo, come dichiarato in conferenza stampa, un presidio fisso di forze dell’ordine all’esterno della stessa.
Il coordinatore regionale della Croce Rossa, Francesco Bosa, ha garantito il massimo controllo usufruendo di un incremento di personale di 11 unità inviate dalla sede nazionale, oltre alla disponibilità di mezzi per trasferire i casi positivi in altre strutture: “Nei prossimi 14 giorni il nostro compito sarà quello di garantire la loro permanenza in struttura” ha garantito Bosa.