Covid-19, cresce la pandemia: commercianti preoccupati

Aumentano i contagi nel veneziano: due i clauster, uno al Civile di Venezia e l'altro all'Angelo, ma si tratta di asintomatici. I medici però devono andare in quarantena e il servizio ne risente. Intanto cresce l a preoccupazione tra i commercianti

Covid-19 la situazione è sotto controllo nel Veneto e nel Veneziano, ma i numeri stanno cambiando sensibilmente. Va detto che i positivi aumentato via via che aumentano i tamponi e la percentuale di chi si ammala è del 6% e non del 30 come nel marzo scorso.

Covid-19

Rimane il fatto però che la provincia di Venezia è, insieme a Treviso, la zona più colpita dal covid-19. È stato riaperto l’ospedale covid-19 a Jesolo nel Comune di Venezia, ci sono due clauster al Civile.

In una settimana si è passati da 3 ricoveri a 23, all’Angelo da 4 a 18 (di cui comunque solo 3 in terapia intensiva).

Tra i virologi c’è chi lancia l’allarme “Bisogna agire subito o i numeri diventeranno impressionanti”, a dirlo, è Antonella Viola, immunologa dell’università di Padova che commenta i dati del contagio da covid-19 in Italia.

“Con il virus bisogna giocare d’anticipo. Se non si mettono in atto ora delle misure per contenere il contagio, rischiamo interventi pesanti a ridosso del Natale”.

Obbligo mascherine

Sull’uso obbligatorio delle mascherine il mondo del commercio, bar e ristoranti in particolare, non nasconde però preoccupazione.

“Non siamo sceriffi” dicono i baristi. Il dpcm sulle mascherine, che dovrebbe andare in vigore dal 15 ottobre, prevede l’obbligo della mascherina anche quando si è seduto al tavolino del bar o al tavolo del ristorante.

Nel caso di violazione delle norme saranno gli stessi utenti a pagare una multa. Per i titolari del locale ci saranno ripercussioni ossia il rischio di chiusura per qualche giorno.

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