Per gli over 60 è il momento della quarta dose. Si comincia da giovedì. L’EMA (Agenzia Europea per i Medicinali) ha formalizzato ciò che aveva annunciato ieri il ministro per la salute Roberto Speranza. Con la raccomandazione che questa dose venga somministrata nei dosaggi ridotti di Pfizer e Moderna a 120 giorni dall’ultimo vaccino contro il Covid.
Ondata estiva di Covid, gli ospedali di nuovo sotto pressione
Riaprono dunque in piena estate gli hub vaccinali, del tutto a sorpresa. Il Covid continua a stupire e a rimettere fuori la testa nonostante le alte temperature estive. Del resto, il trend di ricoveri sta ricominciando a mettere sotto pressione gli ospedali.
Nella città metropolitana veneziana, i posti letto occupati da pazienti malati di Omicron 5 sono raddoppiati in un mese: ora sono 120. Nelle farmacie del veneziano 4 su 10 sono positivi. Molti sono costretti a rivolgersi nei servizi a pagamento delle farmacie perchè i punti tampone gratuiti dell’ULSS hanno prenotazioni per settimane.
Numerosi anche i sanitari positivi
Luca Zaia nei giorni scorsi ha avvertito che gli ospedali sarebbero stati chiusi di nuovo, con questi numeri e senza campagna vaccinale. Solo negli ospedali dell’ULSS 3 Serenissima, ogni giorno, si scoprono 200 sanitari positivi. Anche se asintomatici, devono rimanere a casa almeno 7 giorni.
Nessuno aveva previsto che la variante Omicron 5 sarebbe sopravvissuta all’estate. In più ha un alto potenziale di contagio. Un positivo può trasmettere in virus almeno ad altre 20 persone. La versione originaria ne contagiava almeno 3.
Necessità di misure preventive nelle scuole
Rimane un grande punto interrogativo su quello che ci attende in autunno. Il ministro all’istruzione non ha riparato agli errori della ministra Azzolina. Ossia non ha predisposto investimenti per la ventilazione meccanica nelle scuole. Provvedimento che alcuni istituti privati nel veneziano hanno adottato da subito. Mentre i camion consegnavano i banchi a rotelle nelle scuole pubbliche dell’ex ministra cinque stelle. Misura che ora anche il mondo scientifico chiede.
C’è stato infatti un cambio di passo tra i virologi, che da qualche mese propendano per la tesi che il virus si trasmetta per via aerea, anziché per distanze ravvicinate. Come si è deciso due anni fa. Il risultato è che alcuni paesi, come Canada e Stati Uniti, hanno investito 30 euro a studente per ripulire l’aria. Anche Francia e Germania hanno stanziato 8 euro. L’Italia, forse scottata dal flop milionario dei banchi a rotelle, non ha scommesso su alcun provvedimento e le scuole riapriranno soltanto con la mascherina.
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