“Dalle Dolomiti al Mare” – La risorsa acqua

Il rifugio Galassi ai piedi dell'Antelao, sulle Dolomiti Bellunesi, ha ospitato il convegno "Dalle Dolomiti al mare". Si è trattato di un incontro scientifico intorno al tema dell'acqua, che però ha allargato gli orizzonti anche ad altri ambiti, come quello artistico e musicale

Con il più bel canto di montagna “Signore delle cime”, che è anche una preghiera al creatore dell’universo, si è aperto il convegno scientifico “Dalle Dolomiti al mare” al rifugio Galassi sulle Dolomiti Bellunesi.

Il tema e i promotori

A cantare, a oltre 2000 metri d’altezza, alcuni componenti del coro del teatro La Fenice, tra i promotori dell’iniziativa alla sua seconda edizione. Il teatro ha contribuito insieme al Comune di Venezia, il CNR, il CAI di Mestre e alcuni consorzi di bonifica.

Al centro di 3 giorni di incontri, il tema dell’acqua: il suo valore, la sua gestione, l’utilizzo che deve essere sempre più consapevole.

La musica

Fortunato Ortombina, Sovrintendente Teatro La Fenice: “È stata un’esperienza meravigliosa al rifugio Galassi. Essere venuti a fare musica a 2000 metri d’altezza sulle nostre montagne è stato magnifico. Siamo arrivati molto provati da 2 ore di cammino. Abbiamo poi condiviso con tutti i convegnisti, una cinquantina di persone, il “Va Pensiero” di Verdi, brano per eccellenza ispirato all’acqua poiché i profughi ebrei in quel momento stanno cantando davanti all’acqua del fiume Eufrate, è stata una grande emozione”.

Dalle Dolomiti al Mare

Alvise Papa, Servizio Centro previsioni Maree-Comune di Venezia: “Sia Venezia che le nostre Dolomiti sono 2 sentinelle formidabili per fenomeni legati ai cambiamenti climatici. Come stiamo riscontrando a Venezia un aumento delle temperature minime, così lo si sta riscontrando anche qui nelle nostre montagne con lo stesso trend. Questo è dovuto all’irraggiamento della terra, alla reazione all’aumento delle temperature medie. L’effetto è che i ghiacciai si stanno sciogliendo, la quantità d’acqua precipitante è inferiore e la reazione dei mari porta ai fenomeni marini estremi che stiamo riscontrando negli ultimi anni”.

Massimiliano De Martin, Assessore Ambiente – Comune di Venezia: “Il valore aggiunto di questo evento è che ci sono molti scienziati e molti ricercatori. Assieme dobbiamo capire cosa sta succedendo per portare poi soluzioni concrete in città. Gli investimenti in tema ambientale sono importanti per i prossimi anni. Per questo la politica ha un ruolo fondamentale per saper allocare le risorse in progetti ingegneristici che possano tutelare l’ambiente e la popolazione. Quest’anno la Fenice era presente proprio perchè era il valore  aggiunto dal punto di vista culturale. Abbiamo capito che per avvicinare più persone possibili in un linguaggio diverso, anche l’arte e la cultura possono dire la loro. Molti artisti sono stati ispirati dalla natura stessa e spesso volte l’orchestra ripercorre i suoni dell’acqua in tutte le sue forme come tempesta, grandine, pioggia”.

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