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Damiano Michieletto si racconta nella sua Scorzè

Damiano Michieletto, il regista d'opera famoso in tutta Europa per l'originalità delle sue messe in scena, ha fatto ritorno nella sua città natale, Scorzè, dove è stato festeggiato con una serata ricca di emozioni

Damiano Michieletto, oggi tra i registi d’opera più acclamati in Europa, ha raccontato le tappe più importanti della sua straordinaria carriera artistica davanti ai suoi concittadini nella città natale di Scorzè venerdì 2 settembre al teatro di Scorzè. Ad organizzare l’evento è stata la Pro Loco, nell’ambito della rassegna culturale “Sotto le stelle… a parlar di Veneto” promossa dal Consorzio del Decumano.

Damiano Michieletto, regista teatrale

Ad intervistarlo la giornalista Marina Grasso. La serata è stata arricchita da alcuni brani musicali d’opera interpretati dalla soprano Michela Remòr (pure originaria di Scorzè) accompagnata al piano dal maestro Diego Bortolato.

“Sono molto grato a chi ha organizzato, a chi ha pensato, a chi ha voluto creare questa serata. Penso che la gratitudine sia il primo sentimento che provo, oltre a essere emozionato. Perché anche se giri il mondo poi tonare alle tue radici, e vedere che comunque c’è un affetto è molto bello. Quasi anche più bello di riscontri professionali, anche se non vivo più a Scorzè sino comunque molto legato a questo paese. Dove ho la mia famiglia, i miei genitori, molti parenti che vivono qui. Quindi sono molto contento di poterli incontrare questa sera qui”.

Le parole di Damiano Michieletto

“Il lavoro è nato un po’ per seguire un bisogno di comunicare. Quindi ho cominciato qui, poi sono andato a Milano, a studiare teatro. Poi da li ho cominciato a fare piccoli lavori. Ho avuto delle opportunità molto piccole, e queste si sono auto alimentate. Quindi ho fatto un piccolo lavoro, poi un altro, sopratutto all’estero all’inizio. E poi ho continuato, non ho mai pensato al mio lavoro come una carriera, l’ho sempre pensato come un lavoro, come un mestiere. Da fare con la costanza e l’impegno che ogni lavoro richiede. Bisogna chiedersi che cosa è importante per te e non rinunciare mai ad essere te stesso, la propria voce. Anche nel teatro, cinema, nella canzone ci sono cantanti attori, registi, molto diversi. Piacciono al pubblico perché sono diversi e ognuno ha la propria voce. Non pensare alla carriera, successo, ad omologarsi a qualcosa che già esiste. Ma pensare a che cosa sei tu, se questa cosa è importante troverai anche il modo di affrontare i momenti difficili. Momenti in cui non sempre vanno bene le cose, momenti in cui sei rifiutato, in cui ti dicono di no. Perché se hai un motivo dentro di te, riuscirai ad affrontarli, la difficoltà non fare un bello spettacolo. Ma è dopo cinque 10-15 anni continuare a mantenersi sulla cresta dell’onda, quella è la vera difficoltà”.

La vita di Damiano

Damiano Michieletto è nato a Scorzè, dove vive ancora la sua famiglia, nel 1975. Dopo la laurea in lettere a Ca’ Foscari, si diploma alla Scuola d’arte drammatica Paolo Grassi di Milano. Il suo debutto come regista avviene con una produzione di švanda dudák del compositore ceco Weingeberger, al Wexford Festival nel 2003. Ma il suo trampolino di lancio è la partecipazione al Rossini Opera festival di Pesaro, dove debutta nel 2004 con Il trionfo delle belle di Stefano Pavesi. Da quel momento è una continua ascesa, impegnato nella regia di opere nei teatri di tutta Europa. Questa estate Michieletto è stato protagonista alle Terme di Caracalla con una prima assoluta in Italia dell’opera “Mass” di Leonard Bernstein.

Le parole di Nais Marcon, sindaca di Scorzè

”Un onore grande soprattutto perchè è un ragazzo cresciuto in mezzo a noi. Lo abbiamo visto fino ai 18anni in giro per Scorzè. Poi ovviamente ha preso la sua strada, ma tutti noi lo conosciamo. Come Damiano che era qui tra noi come un giovane cresciuto nella nostra realtà. Adesso per fortuna sua o per bravura è riuscito a raggiungere libelli altissimi nel campo dello spettacolo. E quindi tutti noi lo vediamo da lontano e ne siamo orgogliosi.”

Le parole di Lorenzo Michielan, Presidente Pro Loco Scorzé

“Quando c’è stata l’occasione di fare questo incontro con il Decumano che facciamo ogni anno, ho pensato di portare Damiano a Scorzé. C’è voluto del tempo per organizzare perchè era sempre a Stoccolma, Londra, Parigi, in Toscana per il film e al Quirinale per uno spettacolo a Roma. Così l’ho trovato, mi ha detto che veniva e mi ha riservato questo posto in contemporanea con la Mostra del Cinema di Venezia. Non poteva essere meglio fare uno spettacolo anche a Scorzè”.

Manolo Cagnin, Direttore Piccoli Cantori di Vienna

“Pur non frequentandoci, non ci siamo mai persi. Siamo sempre stati molto uniti artisticamente e mentalmente. Insomma semo do mati! Lui forse un po’ di più”.

Stefania Moressa, compagna di scuola superiore di Damiano Michieletto

“Damiano è una persona in ascolto. Per essere un bravo comunicatore e artista, devi essere prima un bravo ascoltatore. Lui lo è. E’ un essere in ascolto, si lascia affascinare dalla vita, dalle cose e dalle persone. Le rielabora e ce le restituisce attraverso il bello delle sue opere”.

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