Arrivano i sostegni a fondo perduto, ma si tratta di briciole rispetto alle perdite di fatturato. Il modello stop e go prolungato per un anno comincia a mostrare le crepe. Impossibile per un governo finanziare dodici mesi di inattività. Ne parliamo con Daniele Nicolai della Cgia di Mestre
Il nuovo dpcm e il turismo italiano
“E’ attiva la piattaforma per fare richiesta del contributo a fondo perduto, che riguarda un sostegno di una parte di fatturato perso dalle aziende nel 2020. Le cifre però non sono così importanti: si tratta dall’1,5% fino al 5% della copertura del fatturato perso nel 2020. Questo è l’unico sostegno che vediamo dopo 3 mesi di attesa.”
“Al di là delle chiusure, ci sono state dei lati positivi, come l’abbandono dei codici Ateco. Non è sufficiente però. Il governo ha detto che nei prossimi mesi saranno disponibili altri 20 miliardi concessi alle aziende in difficoltà.”
Le ristrutturazioni edilizie
“Finalmente con il governo Draghi sono stati sbloccate le ristrutturazioni edilizie, il che è positivo sia per il pubblico che per il privato. Per procedere con i lavori grazie al 110%, la partita fondamentale da accelerare è quella con la pubblica amministrazione.”
I viaggi all’estero
“Ci sarebbe bisogno di preservare la nostra economia locale. In un aprile di chiusura, questo comporterà un ritardo di tutto l’avvio della stagione turistica italiana. Da questo punto divista, si stanno prendendo dei punti di vista, come il tampone e la quarantena. In modo tale da limitare il flusso di turisti avanti e indietro. Il problema vero è che non c’è un piano di regole comune e in accordo fra gli stati” ha detto Daniele Nicolai della CGIA di Mestre. GUARDA ANCHE: Alberto Maschio: “Nuovo dpcm è una mazzata per il nostro turismo”