All’ombra della raffinatezza dei salotti veneziani si consumavano gli omicidi più efferati usando bastoni e pugni. Nella Scuola Grande dei Carmini Danilo Leo Lazzarini ha tenuto un seminario per storici e appassionati d’arte sulla scherma e l’uso dei bastoni e dei pugni durante i 1100 anni di storia della Serenissima.
Danilo Leo Lazzarini e Marco Antonio Soldati
Marco Antonio Soldati, maestro d’armi: “Siamo qui alla Scuola Grande dei Carmini con Leo Lazzarini, dove è appena stato tenuto un seminario sulla scherma veneziana.”
Danilo Leo Lazzarini, storico: “Abbiamo fatto questo seminario in questo meraviglioso ruolo e per la prima volta abbiamo fatto un seminario di scherma in andis. Tratta dalla tradizione veneziana”
Soldati: “A benificio di chi ci sta ascoltando, uno può pensare alla scherma classica ma perchè è cosi importante fare conoscere la scherma veneziana”
Danilo Leo Lazzarini: “L’abbiamo tratta dai vari poemetti che parlano delle famose battagliole sui ponti, tra cui la scritta da La verra antìga, scritta dal Caravia. Descrivendo quello che succedeva tra i castellani e i vicolotti, aggiunge con un apostrofo i vari colpi. Da quello che si può dedurre, da quel mettere quei colpi aggiungendo la scherma che è classica del bastone e della spada, carandola nello spazio dei ponti, abbiamo scoperto un sistema di combattimento e in armis, quindi con il bastone e con i pugni, del tutto particolare, che possiamo per questa ragione chiamare: scherma veneziana.
Per noi è una bella sorpresa, perchè è un riassunto di tutte quelle tecniche che per almeno mille anni hanno caratterizzato la storia di queste due fazioni veneziane.”
Soldati: “Grazie di questa spiegazione di quello che è stato fatto come evento. Davvero molto interessante e importante per riportare la nostra tradizione, essenza”
Lazzarini: “Ieri avevo scritto questo: un momento molto importante perchè noi, che eravamo e siamo memoria di Venezia ne saremo anche il futuro. Lo difenderemo con i bastoni e con i pugni”