Danni da Maltempo a Dolo, il sindaco: “Risposte insufficienti e offensive”

Il sindaco Naletto e il vicesindaco Bellomo commentano la decisione del governo di prevedere nel decreto Asset 235 milioni di Euro disponibili nelle annualità 2025 e 2026.

“E’ incredibile che ci sia chi ha salutato festante la scelta del Governo di stanziare 235 milioni di euro, negli anni 2025 e 2026, per tutti i danni da maltempo patiti dal Nord Italia, Emilia Romagna compresa.” Così il Sindaco di Dolo, Gianluigi Naletto e il vicesindaco, Matteo Bellomo commentano la decisione del governo di prevedere nel decreto Asset 235 milioni di Euro disponibili nelle annualità 2025 e 2026.

Danni da Maltempo

“Il Presidente Zaia – commentano – ha dichiarato che, a fronte della ricognizione effettuata, il bilancio dei danni calcolati per il solo Veneto si attesta a 1,3 miliardi di Euro, ci chiediamo, quindi, come sia possibile che il Governo preveda uno stanziamento tanto esiguo peraltro erogabile soltanto tra due anni.

Forse a Roma non è chiaro cosa sia accaduto tra la primavera e l’estate in tutto il Nord Italia a causa del maltempo. Risulta surreale, poi, come esponenti veneti dei partiti di Governo anziché protestare facciano a gara per mettersi la medaglia sul petto per questa mancetta che arriverà, tra molto tempo, ai nostri territori. Noi abbiamo attraversato il dramma del tornado del 2015 e la risposta ottenuta all’ora, per quanto faticosa e in un certo senso parziale, non è neppure paragonabile con il nulla di oggi”

Il silenzio dei leader regionali

“Stupisce e indigna – aggiungono – il silenzio dei leader regionali dei partiti di Governo per questo schiaffo che il Governo ha inflitto a tutto il Nord Italia e in particolare al Veneto e al territorio della Riviera del Brenta. Che il Presidente Zaia, insieme ai vertici della Lega Nord, e i Segretari Regionali di Fratelli d’Italia e Forza Italia su questo non dicano nulla è un fatto di una gravità politica assoluta.”

“Sul bluff – concludono Naletto e Bellomo – di alcuni rappresentanti politici così attenti a fotografare perfino i fili d’erba da spacciare per degrado, è inutile qualsiasi commento: la loro scelta di non occuparsi minimante di un fatto tanto grave che sta mettendo i ginocchio famiglie e imprese, ma di cercare di distrarre l’opinione pubblica anche in un momento così difficile solo per preparare una loro futura candidatura, dimostra, infatti, quanto la loro fedeltà ai capi di partito sia molto più forte dell’attaccamento alla comunità dolese.”

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