Dante sotto casa – Storia di una lapide

Tra le numerose iniziative per i 700 anni della morte di Dante, particolarmente originale è la pubblicazione di un volumetto intitolato "Perchè Dante Oriago", compito affidato alla scrittrice Elsa Marchiori

Non è da tutti essere citati nella divina commedia. I toponimi Mira e Oriago hanno questo privilegio, Dante li inserisce nel quinto canto del purgatorio raccontando il tentativo di Jacopo del Cassero di raggiungere Milano, di cui era stato eletto podestà, partendo da Venezia. Ma proprio ad Oriago fu raggiunto dai sicari dei nemici Estensi e fu ucciso.

Oriago e Mira nella Divina Commedia di Dante

La scrittrice Elsa Marchiori: “Dante non è mai stato qui a Palazzo Moro ma racconta dell’episodio dell’uccisione di Jacopo del Cassero da parte di emissari estensi di Azzo VIII”.

Ad Oriago sulla facciata di palazzo Moro una lapide 800esca ricorda il cruento episodio riportando i versi danteschi:

«Ma s’io fosse fuggito inver la Mira,
quando fu’ sovraggiunto ad Oriaco,
ancor sarei di là ove si spira.
Corsi al palude, e le cannucce e ‘l braco
m’impigliar sì, ch’i’ caddi; e lì vid’io
delle mie vene farsi in terra laco.»

“Nel 1893 la famiglia Giare insieme all’amministrazione comunale decidono di mettere su una lapide i versi di Dante con l’immagine bronzea del poeta.”- continua Elsa Marchiori – “Il Palazzo Moro fu costruito originariamente dai Carrara poi abitata dai Moro”.

L’iniziativa per i ragazzi

E in questo 2021 che celebra i 700 anni della morte di Dante Alighieri, la scrittrice mirese Elsa Marchiori ha ricevuto una commissione precisa quanto inaspettata da parte di un noto imprenditore del luogo, Paolo Lucarda, che come spesso accade non si era mai soffermato su quella lapide a pochi passi da casa.

L’orgoglio di sapere Oriago citata nella divina commedia di Dante doveva dunque essere spiegato e condiviso, ed ecco il volumetto perché Dante a Oriago dato alle stampe, per essere distribuito gratuitamente, in primis ai bambini del paese.

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