Nella quarta puntata di “Stanno Facendo un 48”, condotta da Patrizio Baroni, intitolata “La pandemia ha spento i riflettori”, abbiamo discusso sulla situazione del mondo dello spettacolo. Interviene Davide Bozzato, regista, attore teatrale e direttore di teatri.
I bauli in Piazza Duomo
Apre la puntata il servizio sulla protesta dei bauli in Piazza Duomo a Milano. Il mondo dello spettacolo è spesso una “Cenerentola”, tutti ne usufruiscono ma nessuno interviene quando emergono i veri problemi.
Davide Bozzato commenta la situazione dello spettacolo
“Personalmente, e penso di parlare per tutte le figure del mondo dello spettacolo, quest’anno è diventato molto difficile da sostenere” spiega Davide Bozzato, attore, regista e direttore di teatri.
“L’anno scorso durante il carnevale ero in scena come Casanova alle prigioni di Venezia, all’interno della grande sala dei magistrati. La domenica di Carnevale, il 23 di febbraio, con la prima ordinanza i carabinieri hanno sigillato la porta delle prigioni. Per quanto mi riguarda da quel giorno il lavoro è crollato”.
“Ho fatto alcuni spettacoli quest’estate, ed è stata un’esperienza particolare. Non è stato semplice recitare con un pubblico con la mascherina, distanziato. Ci aspettavamo tutti un aiuto, io e tanti altri abbiamo anche scritto al Ministero, chiedendo di prendere il 730 degli ultimi 5-10 anni, insomma trovare qualche sistema di sostegno. Ma non è stato preso in considerazione. Chi come nel mio caso ha la moglie che lavora non ha ricevuto nessun aiuto”.
Un settore individualistico
“Siamo al di sotto della “Cenerentola”, siamo alla cenere” continua Davide Bozzato. “Non so come ne usciremo, io spero in molta unità in questo settore, che per ovvi motivi è molto individualistico. Ognuno pensa di accaparrarsi la propria parte, come accade alle audizioni per esempio. Invece sarebbe il caso di cercare la comunità, per far incontrare le voci su questa problematica.
