Daytona Beach di Jesolo con una pista più grande, ma meno acrobazie

La voglia di ripartenza c'è, ma le manifestazioni tornano dopo un anno di stop azzoppate come è accaduto a Jesolo al Daytona Beach. Ma L'associazione "The Bad Brothers" che la organizza da 13 anni non demorde

L’Associazione “The Bad Brothers” ha presentato la tredicesima edizione della Daytona Beach di Jesolo, che quest’anno, per le restrizioni Covid, si è svolta senza pubblico. Il consolidato evento si ispira alla celebre competizione automobilistica, nata nell’omonima città statunitense negli anni ’50. Nei decenni successivi si è trasformata in icona del “american way of life”, coinvolgendo appassionati e professionisti da tutto il mondo.

La Daytona Beach di Jesolo

Il presidente, Adriano Bergamo, ha ideato e organizzato tutte le precedenti edizioni. “La Daytona Beach di Jesolo ha riscontrato delle difficoltà organizzative causate dal COVID-19. Tuttavia, si è svolta con piste su sabbia per motocross, quad e side by side, piste per mezzi fuoristrada e militari USA”.

Come, da un semplice raduno di “preparatori” motoristici si è giunti al più celebre circuito Nascar degli Stati Uniti d’America, allo stesso modo l’associazione “The Bad Brothers” ha proposto un multi-evento unico in Italia. È stata capace di offrire sensazioni ed emozioni forti, attraverso un’ambientazione che richiama le grandi spiagge della Florida, conosciuta da tutti con il nome di Spiaggia del Faro.

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