Il degrado di Mestre: l’appello di un cittadino al sindaco

Degrado: Umberto Vanin parla dei problemi di Mestre e si appella al sindaco Brugnaro perchè la città non venga dimenticata.

Un cittadino di Mestre, Umberto Vanin, pasticcere di “Loredana”, commenta il degrado ed il disordine in cui è versata la città e si appella al sindaco Luigi Brugnaro: che Mestre non sia dimenticata e che i problemi vengano risolti ricambiando quella fiducia che i cittadini hanno dimostrato verso Brugnaro al momento delle elezioni.
Da amante del territorio in cui è nato, Vanin parla di quanto sia difficile non provare sconforto per la situazione attuale. Molta gente non si reca più a Mestre nemmeno per fare le spese perché la situazione delle strade è precaria. Le famose e tanto discusse Ztl, Zone a Traffico Limitato, alle quali Brugnaro si era dichiarato contrario inizialmente, creano ancora molti disagi a chi si trova multato continuamente, ma anche agli esercenti.
La moria dei negozi non dipende solo dalle Ztl, certo: crisi, affitti vertiginosi- come quelli in Piazza Ferretto- e il generale degrado di Mestre rendono la vita difficile a tutte le attività commerciali.
“A Mestre non c’è gente,” ribadisce Vanin. Altri paesi sì che sanno come attrarre la gente, creando servizi di qualità e sicurezza. Serve una Mestre che funzioni, una Mestre che viva.
La pasticceria Codega del signor Vanin è nella zona del villaggio S. Marco, colpita in modo particolare dai furti nelle abitazioni e nei negozi. Il quartiere della Aretusa poi, dice, è diventato un ghetto, con problemi di sicurezza stradale, di drenaggio della pioggia e illuminazione notturna, la cui assenza alimenta la criminalità.
Le zone di spaccio, poi, sono quelle che una volta da bambino Umberto dice di aver frequentato tranquillamente. Ora, via Piave, via Trento, non hanno più la vita di una volta, ma sono in mano al disordine.

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