Nell’ambito dei servizi finalizzati al contrasto della pesca abusiva e della commercializzazione irregolare di prodotti ittici a tutela dei consumatori, i militari del Nucleo Natanti Carabinieri di Venezia ieri hanno denunciato due pescatori abusivi posto sotto sequestro quasi 200 kg di vongole raccolte in zona vietata.
In particolare, nel corso dello specifico servizio predisposto con motovedetta e abiti di copertura, i militari del Nucleo Natanti sono intervenuti lungo il canale Cunetta – Verto nord, in comune di Mira, adiacente al Canale dei Petroli di Marghera e molto vicino alla centrale idroelettrica di Fusina, dove sorprendevano un barchino con due noti pescatori abusivi di Chioggia mentre stavano effettuando la pesca di molluschi in zona vietata per motivi igienico sanitari, avendo già raccolto oltre 180 kg di vongole già contenute in diverse ceste e avendo l’attrezzatura standard (c.d. giostra) calata in acqua per la pesca.
I militari, accertata la violazione, hanno proceduto ad accompagnarli in caserma a San Zaccaria, ove è stato effettuato il sequestro dell’imbarcazione, dell’attrezzatura da pesca e del prodotto pescato abusivamente, mentre i due pescatori venivano deferiti all’autorità giudiziaria per danneggiamento aggravato dei fondali lagunari. Nel contesto emergeva che si trattava di due pescatori abituali a tali condotte, essendo già stati deferiti per analoghi fatti a ottobre scorso (sorpresi da personale dipendente a pescare nella stessa zona con oltre 200 kg di vongole pescate abusivamente), nonché essendo stati sorpresi in quelle zone anche a febbraio e marzo di quest’anno (anche se in quelle occasioni non venivano trovati ancora in possesso di vongole pescate abusivamente).
La raccolta di vongole in aree precluse per motivi igienico sanitari, oltre ad esporre i consumatori a possibili rischi per la salute, a causa del potenziale contenuto di metalli pesanti, diossine o altre sostanze pericolose nei molluschi, comporta conseguenze negative anche sui pescatori regolari, in quanto ne svilisce gli sforzi in quanto vengono poi commercializzate sul mercato nero a prezzi ridotti, spesso con documentazione sanitaria fasulla.
Le vongole, poi, sono state restituite alle acque in quanto ancora allo stato vitale.
Continueranno, anche nei prossimi giorni, i controlli in laguna per prevenire e reprimere questo particolare fenomeno illecito, strettamente connesso con il danneggiamento dell’ecosistema lagunare e talvolta suscettibile di mettere a rischio la salute dei consumatori e comunque di raggirarne la fiducia.
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