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Deposito GNL a Marghera, alti rischi e inquinamento

I comitati sono preoccupati per i danni che potrebbe provocare il deposito GNL a Marghera. Ci sono rischi concreti di allagamento, inquinamento e di esplosione o incendio.

I comitati hanno inviato al Ministero dell’Ambiente un documento firmato da Roberto Trevisan, portavoce dell’assemblea permanente contro il rischio chimico Marghera, e da Franco Rigosi, di Medicina Democratica. La preoccupazione riguarda soprattutto il deposito GNL.

Il primo timore riguarda il rischio idraulico. Le pompe, le parti più delicate degli impianti, dovrebbero essere sopraelevati perché l’area è a rischio allagamento. Il secondo fattore da non sottovalutare è l’inquinamento dell’aria. Il deposito è al centro di un traffico che comprende 50 gasiere e 474 tra rimorchiatori, bettoline e autocisterne. Il nuovo inquinamento si somma ai dati attuali, già fuori limite per molti parametri.
E poi c’è il terzo fronte: quello della sicurezza. La minaccia maggiore è l’incendio o l’esplosione della miscela di Gnl. Il pericolo è anche sulle strade, dato che arrivano 48 cisterne al giorno per trasportare il gas.

Non è valutato il rischio collisione di navi gasiere e bettoline nei canali di Marghera e canale dei Petroli con altre navi. Inoltre al momento non sono stati predisposti dispositivi antintrusione per sventare attacchi terroristici.

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