‘Ndrangheta: è la clamorosa operazione scattata oggi in diverse province del Veneto. Trentatré ordinanze di custodia cautelare nel clan dei Cutresi
Di nuovo la ‘Ndrangheta nel mirino della procura distrettuale antimafia di venezia guidata dal procuratore Bruno Cherchi. Scoperte altre infiltrazioni nel tessuto economico portate avanti in questi anni dalla criminalità legata al clan dei cutresi.
L’operazione
I carabinieri di Padova e la guardia di Finanza di Venezia stanno eseguendo dall’alba di stamane 33 misure di custodia cautelare nelle province di Padova e in quelle di Treviso, Vicenza e Venezia. I componenti della cosca avvicinavano gli imprenditori e si insinuavano nelle aziende attraverso prestiti e taglieggio. Controllandole dall’interno finivano con l’impossessarsi delle società, mettendo in atto anche operazioni di riciclaggio.
In alcuni casi questo avveniva con la connivenza di imprenditori veneti. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso finalizzata al riciclaggio, usura, sequestro di persona, estorsione e emissione di fatture inesistenti.
Gli arresti si inquadrano in una operazione contro la cosca Grande Aracri, che ha sede a Reggio Emilia e che aveva già subito un duro colpo dall’operazione A Emilia del febbraio 2015. L’indagine è condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Padova e dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Mirano .una cinquantina di perquisizioni, fra Treviso, Vicenza, Padova, Belluno, Rovigo, Reggio Emilia, Parma, Milano e Crotone. Secondo il procuratore capo Bruno Cherchi
«In Veneto non si può più parlare di infiltrazioni delle mafie ma di una presenza, una realtà che però è controllabile grazie al solido tessuto sociale» anche se non si può più parlare di presenze a livello locale ma di un quadro di riferimento con struttura regionale.
«È chiaro che siamo di fronte a una nuova importante operazione contro la criminalità organizzata nel Veneto. – ha commentato il presidente della Regione Veneto Luca Zaia – Una conferma, se ce ne fosse ancora bisogno, dell’efficienza della procura distrettuale Antimafia di Venezia guidata da Bruno Cherchi e del coordinamento delle forze dell’ordine sul campo, che ci regalano questa belle notizie. La giornata comincia bene.
Che si tratti di criminalità organizzata o no – ha aggiunti – questi figuri devono capire che il Veneto è terra di onestà e di legalità, che non sopporta i delinquenti e che è supportata da Inquirenti e forze dell’ordine tenaci, preparati, duri quanto serve. Pane duro da masticare per il crimine, che lo sarà ogni giorno di più. Vale a dire tolleranza zero.