Dialetto veneziano: “memini” cosa significa?

Scopriamo il significato di "memini" nel dialetto veneziano, i suoi usi e la sua origine. A spiegarne l'uso e la storia il linguista Gianfranco Siega.

“Memini”, conosciuto anche come schiaffo, sberla.

È quella che si da ai bambini, per lanciare un messaggio, dare un ammonimento a fin di bene, per assicurarsi che sia capito che la lezione sia imparata.

Gianfranco Siega, linguista, ci spiega l’origine della parola. Deriva dal difettivo latino “memini meminisse” che vuol dire “ricordare”.

Inoltre, racconta un aneddoto sul termine “memini”. A Firenze, nel corso della costruzione di Santa Maria del Fiore, un paesano portò il figlioletto ad assistere ai lavori. Mentre il giovane guardava, il papà gli tirò una “smemena”, affinché si ricordasse delle grandi opere che si stavano compiendo nella grande Firenze.

È scientificamente provato che siamo più inclini ad associare i ricordi ai dolori, ed il nesso di questa storiella è proprio questo.

 

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