La stretta è ormai decisa. Il peggio deve ancora venire. Il governo si prepara ad un giro di vite anti movida vietando l’asporto dopo le 18. Sarebbe un altro duro colpo per la filiera agroalimentare ed enogastronomia che l’italia nono si può permettere, a detta dello stesso coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico Agostino Miozzo, ma che dovrebbe durare 50 giorni ossia fino al 30 aprile. Luca Zaia sbotta: “ci vogliono dati uniformi per giudicare”
Il bollettino di oggi in veneto
I casi positivi in Veneto oggi sono: 1715 (ieri erano 2167) . Scende il numero di vittime, oggi sono 38 mentre ieri erano 44. I ricoveri in ospedale salgono di 2 unità (2994 in totale) e in terapia intensiva il dato è stabile sulle 389 persone ricoverate. Crescono i guariti, 2950 solo nella giornata di oggi.
Le dichiarazioni di Luca Zaia
“Abbiamo fatto una videoconferenza importante questa mattina con il Governo. Il nuovo dpcm verrà emanato il 15 gennaio. Tutti i colleghi condividono nel dire che ci deve essere una voce univoca sulle misure. L’incidenza è un fatto scientifico ma se viene deciso che tutte le regioni fanno una percentuale di tamponi sulla popolazione, su quel campione di popolazione a quel punto puoi mettere in linea le incidenze. Non si può paragonare l’incidenza di una regione come nostra che fa 60000 tamponi con quella di una regione che ne fa 400 al giorno”.
Il Veneto avrà le restrizioni che dovrà avere rispetto alla condizione epidemiologica. Si deve ricordare però che rispetto a questo, se guardiamo il tasso delle ospedalizzazioni, ci sono 5 regioni con un tasso più alta del Veneto e del quale non si parla. è bene ricordare che siamo soggetti a restrizioni dal 19 dicembre.
Ci sono regioni che sono in una situazione di maggior tranquillità, regioni che vedono i contagi risalire, altre ancora che hanno subito restrizioni autonome prima di Natale e hanno la ripresa dei ricoveri e sono sopra i nostri”. Queste le parole del presidente di regione Luca Zaia.