Carlo Giolo, dietista, ha racchiuso nel libro “La dieta dei mestieri” alcune utili indicazioni per l’alimentazione dei vari lavoratori.
Carlo Giolo, dietista e consulente per la salute e la sicurezza, ha messo insieme le sue competenze per dar vita al libro “La dieta dei mestieri”, scritto da Eleonora Buratti. Questo libro analizza 16 mestieri e propone una dieta per ciascuno di essi, partendo dalle patologie in cui i vari lavoratori potrebbero incorrere. Non è un libro di ricette, ma un manuale di intervento che mette in rapporto l’importanza dell’alimentazione con il lavoro ed è utilizzato anche per fare formazione nelle aziende. Uno studio dell’INAIL rivela che la maggior parte degli infortuni sul lavoro avvengono nel periodo postprandiale, quindi l’obiettivo è migliorare la produttività e la sicurezza del lavoratore utilizzando determinati alimenti durante la pausa pranzo. Attraverso alimenti funzionali, infatti, si vanno a ridurre i rischi che peggiorano la salute di chi lavora. Qualche esempio. Un benzinaio è soggetto all’inalazione di idrocarburi policiclici aromatici (IPA), che sono una sostanza cancerogena. Utilizzando alimenti come patate, fragole e pomodoro, che contengono l’acido clorogenico, si può intervenire a raccogliere questa sostanza in modo che l’organismo non la assimili, ma la elimini. Gli impiegati, che conducono una vita sedentaria, sono soggetti a ritenzione idrica, difficoltà di circolazione sanguigna, perciò devono assumere in apertura dei pasti alimenti che contengano molto potassio, vitamina B6 o il rafanolo, che servono a proteggere i capillari ed eliminare i liquidi in più. Gli infortuni degli autotrasportatori sono in larga parte legati alla sonnolenza del dopopranzo, causata da scorretta alimentazione o combinazione di alimenti che provoca difficoltà digestiva. Per questa categoria servono sostanze che creino maggiore prontezza di riflessi, come il boro che si trova in alimenti tra cui pere, prugne e fagioli.