Ancora pioggia, ancora fango, ancora acqua. E nessuno sembra voler prendere provvedimenti per il disastro idrogeologico, e per aver di fatto lasciato costruire negli alvei dei fiumi o torrenti, e poi aver sanato, fregandosene delle conseguenze.
Oppure sentire che si tenta di sanare 45mila immobili abusivi sulle pendici del Vesuvio, nel solito silenzio assordante e complice di Istituzioni che avrebbero dovuto prevenire proprio quell’abusivismo. Poi, quando succedesse il disastro, sarebbe: “acqua assassina” oppure “lava killer”.