“Pillole di Legge” è una trasmissione a cura dell’avvocato Stefano Marrone che va in onda dal lunedì al venerdì alle 19.15, per spiegare ai telespettatori alcuni istituti giuridici e come esercitare i propri diritti. L’argomento di oggi è delicato e riguarda la separazione e il divorzio”.
Scioglimento del matrimonio
“Sono l’avvocato Stefano Marrone, un caro saluto a tutti nostri telespettatori. L’argomento della pillola di legge di oggi è spinoso: il divorzio. Il nostro ordinamento giuridico, nella maggior parte dei casi, prevede per lo scioglimento del matrimonio due diversi gradini. Prima c’è la separazione, con cui si congela il rapporto coniugale, e poi il rapporto viene sciolto definitivamente con il divorzio. Non importa che il matrimonio sia stato celebrato in chiesa o in comune, sempre e comunque si può riuscire ad ottenere la separazione e poi il divorzio.
Nell’ipotesi in cui ci sia una separazione consensuale, si può avere il divorzio a decorrere dal sesto mese dopo l’omologa. Se invece vi è una separazione giudiziale, il termine ordinario è quello della comparizione dei coniugi in tribunale.
Differenze tra separazione e divorzio
Che cosa provoca il divorzio in più rispetto alla separazione? Il divorzio recide completamente il legame coniugale, quindi ciò che ha maggior importanza è che cessano i rapporti ereditari. Dal momento in cui vi è una sentenza di divorzio, il marito o la moglie non è più erede dell’altro coniuge, mentre i figli restano sempre eredi necessari.
Nell’ambito delle previsioni divorzili, il giudice prende atto dell’accordo dei coniugi espresso in un ricorso congiunto, ovvero deve provvedere nel contrasto delle due parti per regolare tutti gli aspetti ordinari nell’ambito. Quindi fattori come l’affidamento della prole, le visite del coniuge che non convive con la famiglia, il rapporto patrimoniale e la casa coniugale.
Separazione e provvedimenti
Normalmente nell’ambito della separazione giudiziale, questi aspetti vengono già definiti. Invece nell’ambito della separazione consensuale sono già decisi a monte, ancor prima di arrivare in tribunale. Ma il giudice del divorzio molto spesso conferma i provvedimenti che la separazione aveva dato, salvo poi evolverli a seconda dell’istruttoria che verrà posta.
Facciamo un esempio pratico. Se al tempo della separazione, uno dei coniugi aveva un reddito di 20 mila euro, ma poi al tempo del divorzio il reddito del coniuge è di 100 mila euro, è chiaro che l’assegno di divorzio sarà superiore. Mentre, a parti invertite, l’assegno dovrà essere congruamente ridimensionato.
Consiglio dell’avvocato
Normalmente il giudice del divorzio è un pò più spiccio rispetto a quello della separazione. Nella separazione infatti molte volte andiamo ad approfondire il tema legale per attribuire la colpa nell’ambito della separazione giudiziale. Invece il divorzio non prevede una divisione del matrimonio per colpa dell’uno o dell’altro. Certo, il giudice tiene presente tutte le circostanze, ma il giudice del divorzio è libero di rideterminare con assoluta ampiezza tutti gli argomenti citati prima. Stabilisce tutto ciò che riguarda la frequentazione della prole non maggiorenne, la casa coniugale e l’apporto economico.
Come abbiamo già consigliato, è sempre meglio cercare di trovare un accordo con l’altro coniuge, perchè si risparmiano denari, energie e tanti sacrifici personali e mentali. Perciò il consiglio dell’avvocato è cercate di usare la testa piuttosto che l’impulso.
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